L’antica strada secolare del “Brèin” torna alla luce e diventa percorso tra le campagne
A ricordarne il percorso c’è solo qualche nonno con buona memoria della frazione locale di Centrale, il quale da bambino la percorreva magari per gioco, insieme ai coetanei. Poi la strada del “Breìn” o del Braino, dal nome di una contrada di confine con Carrè, era stata quasi del tutto dimenticata in nome della modernità, dopo la costruzione di alternative vie di comunicazione asfaltate, più larghe e accessibili, e lasciata all’erosione dei decenni e all’incuria intorno alla sponda del torrente Igna.
A distanza probabilmente di 70 anni circa, ora, ha ritrovato un senso e una propria dignità dopo una serie di lavori di pulizia del suolo dalla sporcizia e di disboscamento, consentendo così il pieno recupero e l’inaugurazione di un percorso adatto ai pedoni e alle bici. Che tocca Zugliano nella sua frazione, ma anche le vicine Carrè e Zanè proprio sui confini, lungo un chilometro e mezzo per la quasi totalità immerso nel verde della campagna.
Il percorso ciclopedonale nasce sul sedime è quello di due vecchi tronconi di strada pubblica abbandonati da decenni, su cui in alcuni tratti il bosco aveva preso il sopravvento, insieme alla stupidità umana, visti i depositi di rifiuti di vario tipo. Dei volontari qualche anno fa avevano tentato di aprire un varco e iniziarne la trasformazione, raccogliendo per quanto possibile le immondizie abbandonate, salvo poi desistere di fronte a sassi e boscaglia più fitta, ma lasciando in eredità un “nodo al fazzoletto”.
Uno stop che si rivelato un break dopo che l’amministrazione comunale di Zugliano, dopo aver attinto dei finanziamenti ad hoc e averli rimpinguati con le proprie casse, ha deciso di mettere mano alla faccenda e incaricare una ditta specializzata di rimuovere gli ostacoli inerti. Tempo di qualche settimana et voilà, l’antica strada dei nostri avi altovicentini è tornata a disposizione di tutti come un tempo, anche se funzionale solo a ben delimitate categorie di utenti. Ecco così fornito fornito un collegamento campestre tra le località Cà Magra, Casette (Zanè) e il limitare a sud di Carrè alle pendici delle Bregonze, lontani dal traffico, anche se con alcuni brevi tratti ancora da completare.
“I muretti a secco di questi percorsi narrano di una storia antica ora restituita alla sua funzione originaria di via di collegamento – spiega il sindaco di Zugliano Sandro Maculan – . C’è chi ipotizza addirittura questa sia un’antica strada romana, visti i reperti di coppi e mattoni trovati nei campi adiacenti e risalenti a quell’epoca. Si tratta di un intervento per noi molto significativo perché offre una soluzione in sicurezza per chi vuole spostarsi verso Carrè a piedi o in bicicletta e perché permette di allargare l’offerta di itinerari a favore dei tanti appassionati di passeggiate e pedalate attraverso le nostre meravigliose campagne”.