Aggredisce due passanti con un coltello per rapinarli. Riconosciuto 30enne con problemi di droga
Poco più di tre mesi fa i due episodi avvenuti a a distanza di una manciata di minuti uno dall’altro nel centro di Zanè avevano avuto come vittime due diverse persone, una del luogo e un commerciante proveniente dalla provincia di Varese, entrambi aggrediti da un giovane che li aveva minacciati con un coltello per rapinarli. Al primo, con il danno aggiuntivo di aver derubato un disoccupato del paese, era stata sottratta l’unica banconota da 50 euro dal portafoglio, il secondo invece era riuscito a sfuggire per poi chiedere subito aiuto alle forze dell’ordine.
Ero lo scorso 25 gennaio, con i carabinieri a riconoscere successivamente come autore dei due atti illeciti un giovane di 30 anni anche lui residente a Zanè. Si tratta di un ragazzo con problemi di droga e che, secondo l’esito delle indagini, avrebbe agito per disperazione che si trova già dal qualche tempo ospite di una comunità di recupero in un località lontana dall’Altovicentino.
Il responsabile della tentata rapina e di quella andata di fatto a segno, di cui non sono state rese note le generalità probabilmente in ragione dello sforzo della famiglia che si starebbe impegnando nel tentativo di portarlo alla guarigione dalla dipendenza cronica dalle sostanze (è comunque denunciato), aveva agito in orario di pausa pranzo. Stava girovagando per il centro di Zanè, fino a mettere gli occhi su uno sconosciuto che aveva scelto un parco nelle vicinanze per una pausa e per rifocillarsi con un panino.
Dopo aver travisato il proprio volto con il cappuccio della felpa che indossava, sciarpa e occhiali da sole, intorno alle 13.20 di quel lunedì si è avvicinato al rappresentante nel parchetto, intimandogli di consegnare il portafoglio. Richiesta espressa maneggiando un grosso coltello così come definito dai militari della compagnia di Thiene. La vittima, il 45enne di Varese, seppure colto alla sprovvista e spaventato dalla malparata, era riuscito a sfuggire mettendosi a correre, evitando altri pericoli. Dopo un primo buco nell’acqua, il 30enne si è imbattuto sulla via del ritorno a casa in un cittadino che abita nelle vicinanze della scuola primaria. Quest’ultimo stava salendo a bordo della propria auto e, vedendosi un coltello puntato, non ha potuto che consegnare al malvivente il denaro che portava con sè, per poi assistere alla fuga a piedi dello sconosciuto.
Grazie alle due testimonianze acquisite e soprattutto ai filmati di videosorveglianza di alcuni negozi della zona, i carabinieri intervenuti hanno subito intuito che solo un “balordo” poteva agire in maniera così improvvisata e sono stati così in grado di risalire in breve tempo all’identità del responsabile. Anche se solo presunto artefice delle azioni illecite, per quanto molti indizi portassero in sua direzione. Si è dovuto attendere il via libera della Procura di Vicenza per la perquisizione domiciliare per procedere nel concreto, ritrovando con facilità gli indumenti descritti dalle malcapitate vittime e anche una lama compatibile con quella utilizzata nei due episodi. In attesa del procedimento penale nei suoi confronti, il ragazzo tossicodipendente è seguito in un centro specializzato fuori regione.