Il generale Figliuolo in visita ai centri di vaccinazione e loda il modello veneto
E’ il giorno della visita del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario nazionale, ai centri vaccinali del Veneto. Giunto stamane a Mestre, Figliuolo a Mestre prima ha incontrato le autorità locali presso l’ospedale All’Angelo, poi ha raggiunto il Pala Expo di Porto Marghera, il più grande hub regionale, che serve il territorio dell’azienda Ulss 3 Serenissima.
“Il Veneto – ha detto Figliuolo – è primo in Italia per somministrazione in base alle dosi consegnate e per le somministrazioni tra over 80 e over 70”. Insieme al commissario straordinario, ci sono il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Quest’ultimo si è soffermato sulla decisione di posticipare la seconda dose per coprire un numero più grande di popolazione con almeno una dose di vaccino.
“Non facciamo magazzino – ha spiegato anche il generale Figliuolo – e quando serve la struttura commissariale fa proiezioni e si effettuano dei bilanciamenti con consenso delle regioni interessate. Nei giorni scorsi, ad esempio, c’è stato un bilanciamento sud-sud tra Sicilia e Puglia. Ne faremo altri su AstraZeneca, in modo da vaccinare più possibile e non tenere nulla in deposito”.
Il generale ha definito maggio un “mese di transizione”, mentre a giugno la campagna vaccinale dovrebbe estendersi a altre fasce d’età e alle aziende. “Giugno deve essere il mese della svolta per dare la spallata definitiva e lasciarci indietro il periodo peggiore. Dobbiamo arrivare all’immunità di gregge, sono molto confidente che ci arriveremo tempi previsti. Tutto dipenderà dalla programmazione certa dei vaccini in arrivo a giugno: “Se è coerente con le mie stime da 20 milioni di dosi in su, e una volta che saranno al sicuro gli over80, i fragili e gli over65″.