Il rapinatore di negozi per animali e di gelateria identificato grazie alle impronte
Grazie all’analisi di laboratorio sulle impronte digitali rilevate dai carabinieri sui due “luoghi del delitto” la scorsa estate, un 59enne di Torrebelvicino è stato riconosciuto come presunto autore di due rapine avvenute il 26 luglio 2020, a distanza di poche ore una dall’altra. Solo successivamente si è appresa la notizia che il presunto responsabile, nel frattempo, si era tolto la vita.
Vittime dei due raid del pregiudicato erano state l’attività di vendita di articoli per gli animali Maxi Zoo in viale Europa Unita e la frequentata anche in orario serale gelateria Baloo di via Rovereto, quasi ai confini con la cittadina turritana.
In quella domenica di fine luglio fu lo stesso soggetto ad agire da solo, come dimostrano i filmati di sorveglianza interna, introducendosi prima nel grande negozio di oggettistica e cibo per animali, arraffando del denaro dal fondo cassa, e poi agendo la sera stessa nella gelateria a nord del centro di Schio. Tra l’altro, suo malgrado vittima per la seconda volta in due anni di una rapina. Nel caso tornato “d’attualità” il quasi 60enne arrivò a brandire un coltello minacciando una commessa, prima di mettere le mani sul registratore di cassa. Mossa incauta che a distanza mesi lo avrebbe incastrato. Erano le 22.45 della sera, con il rapinatore a impossessarsi del fondo cassa in orario di prossima chiusura.
In entrambi i casi i movimenti sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza, ma la prova incontrovertibile che il responsabile corrisponda ai sospetti dei carabinieri del nucleo radiomobile è giunta nei giorni scorsi grazie alla comparazione delle impronte. Gli accertamenti tecnico-scientifici, ancora una volta, hanno consentito di far scattare la doppia denuncia. Il processo a suo carico è decaduto, una volta confermata la sua morte, 24 ore successivamente alla notizia del suo riconoscimento.