Calvario Schwazer: respinto il ricorso al Tribunale federale svizzero. Niente Tokyo 2020
Le tappe precedenti di una vera e propria telenovela. Alex Schwazer recentemente è stato scagionato dalle accuse di doping dall’ordinanza del gip di Bolzano. Lo stesso giudice ha evidenziato nell’ordinanza, presunte scorrettezze commesse dalla Federazione mondiale e dalla Wada, l’Agenzia mondiale antidoping. A quel punto, il marciatore italiano si è rivolto alla giustizia svizzera per una totale riabilitazione e il ritorno alle competizioni ufficiali.
La doccia fredda per Schwazer. Nel Decreto della I Corte di diritto civile infatti si legge: “L’istanza di conferimento dell’effetto sospensivo e di adozione di altre misure cautelari nella domanda di revisione è respinta”. Pertanto, non ci sarà sospensione della squalifica e Alex Schwazer non potrà partecipare all’imminente XXXII Olimpiade in programma in Giappone dal 23 luglio all’8 agosto prossimi.
Una sentenza arrivata dopo i pareri negativi espressi da World Athletics, Wada e Tas. In teoria adesso l’atleta azzurro potrebbe tentare un’ultima carta: rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Ma i tempi più lunghi non gli consentirebbero di prendere parte ai prossimi Giochi Olimpici. Altro punto importante: il Tribunale federale deve ancora decidere il merito della causa e si prevedono comunque tempi lunghi. E il calvario di Alex Schwazer continua.