Denuncia contro ignoti dopo gli attivi di vandalismo al parco. Sei fari divelti
Stavolta tocca alla comunità di San Pietro Mussolino, nell’Ovest Vicentino, ad aver a che fare con gli incomprensibili atti di vandalismo ai danni del patrimonio pubblico. Preso di mira nei giorni scorsi un parco verde a nord della cittadina, zona di San Pietro Vecchio, dove sono stati divelti e resi inservibili sei faretti di illuminazione, e staccata parte di una staccionata di delimitazione dell’area a ingresso libero.
Si tratta di un’opera di vandali senza alcun dubbio, impossibile pensare a un incidente o al maltempo: probabilmente una bravata da parte di qualche gruppo di “annoiati” in azione durante il week end. Gli slot rettangolari che ospitano i faretti sono incastonati nel muro di sasso innalzato lungo via Laita San Pietro: sono state frantumate le protezioni e spaccate le lampade.
Una denuncia contro ignoti sarà presentata in questi giorni dal primo cittadino sanpietrese Gabriele Tasso, a nome dei circa 1.500 abitanti del piccolo paese che hanno a cuore il bene comune e il rispetto delle più elementari norme di senso civico e rispetto del prossimo. L’obiettivo primario è “stanare” i responsabili, risarcire il Comune delle spese di ripristino degli elementi di illuminazione danneggiati e soprattutto far passare il messaggio che certi atti non saranno tollerati in futuro.
Gli ignoti autori dello “sfregio” in una zona periferica del paese ubicata nei dintorni della vecchia chiesa potrebbero ben presto avere volti e nomi, una volta che i carabinieri attingeranno a eventuali filmati di sorveglianza da parte di privati per constatare chi si aggirasse intorno al muretto con i fari danneggiati, e acquisendo eventuali testimonianze utili. La denuncia da parte del Comune, materialmente firmata da Tasso, serve proprio a questo, nella speranza di recuperare il migliaio di euro da spendere per sostituire le luci divelte.
Nel frattempo proprio il sindaco locale nel corso di un’intervista ha espresso l’intenzione di installare delle telecamere di videosorveglianza pubblica da puntare proprio sul parco pubblico, in modo da prevenire nuovi “regali” sgraditi da parte da parte di qualche balordo.