Global Health Summit, scienziati: mondo verso l’età delle pandemie. Draghi: “Agire in fretta”
Il mondo sta entrando in una “età delle pandemie”. E’ la prospettiva analizzata da un panel di 26 scienziati provenienti da tutto il mondo nel rapporto pubblicato sul sito della Commissione Europea in occasione del Global Health Summit di oggi e rilanciato dall’Iss. Gli esperti avvertono che tutti “gli sforzi di oggi per affrontare il Covid dovrebbero includere investimenti e misure di risposta che abbiano il maggior potenziale possibile per un miglioramento sostenibile della prevenzione, inclusi gli investimenti in risorse umane e nella loro formazione, della preparazione e della risposta alle minacce globali per la salute”.
Gli stessi scienziati rendo noto che “la probabile traiettoria per il SarsCoV2 è di diventare endemica con dei focolai stagionali” e che sono possibili, soprattutto nei Paesi con bassa copertura vaccinale, nuove ondate epidemiche.
Parlando della pandemia al Global Health Summit di Roma il premier Mario Draghi afferma che “la crisi globale non è finita” e che per questo “dobbiamo agire in fretta”. Perché se è vero che “noi, in Europa, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia, in altri Paesi non è così.” Per il presidente del Consiglio si deve agire assicurando “la disponibilità dei vaccini ai Paesi più poveri”. Le “enormi diseguaglianze nel mondo” stanno infatti creando la differente disponibilità di vaccini.
A fare eco alle parole di Draghi è la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen: “Bisogna agire ora per fermare la pandemia” dice, assicurando l’impegno di Bruxelles nello sviluppo della produzione dei vaccini in Africa.