‘Ndrangheta, arrestati in Brasile il boss Morabito e il narcotrafficante Pasquino: erano nell’elenco dei latitanti più pericolosi
Il suo nome compariva nelll’elenco dei dieci latitanti in assoluto più pericolosi, stilato dal ministero dell’Interno. Il boss di ‘Ndrangheta Rocco Morabito, 54 anni, originario di Reggio Calabria, era ricercato dal 1994. Ieri, dopo 27 anni, è finito in manette in Brasile, nel corso di una maxi operazione congiunta dei carabinieri del Ros e del servizio di Cooperazione internazionale di polizia, con la collaborazione di Dea, Fbi e dipartimento di giustizia statunitense. Insieme al boss Morabito, inserito nell’elenco di soggetti di massima pericolosità, è stato arrestato anche il narcotrafficante Vincenzo Pasquino, 35 anni, originario di Torino, anche lui catturato in Brasile, dove era latitante “pericoloso” almeno dal 2019.
Morabito in particolare era già finito in arresto quattro anni fa, nel 2017, dopo 23 anni di latitanza, mentre si trovava in Uruguay. Ma il noto boss di ‘Ndrangheta appena due anni più tardi, nel 2019, era riuscito a evadere dal carcere centrale di Montevideo, in Uruguay, dove era detenuto in attesa di essere estradato in Italia. In quell’occasione, come si trattasse di un film, il boss di ‘Ndrangheta aveva trovato il modo di scappare dalla sua cella scavando un tunnel insieme ad altri tre detenuti. Morabito e Pasquino erano inseriti tra i latitanti di massima pericolosità e facevano parte del cosiddetto “programma speciale di ricerca”, e dunque figuravano nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Viminale.