Tragedia del Mottarone: confermati 3 arresti e recuperata la scatola nera. Migliora Eitan
Proseguono le indagini sulla tragedia del Mottarone. Ai tre arrestati per l’incidente alla funivia sono contestati fatti di “straordinaria gravità” per la loro “deliberata volontà” di bloccare i freni di emergenza “per ragione di carattere economico e in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza”. Lo scrive nel decreto di fermo dei tre, la Procura di Verbania che non esclude ulteriori indagati. Ieri è stato effettuato un nuovo sopralluogo ed è stata recuperata e sequestrata la scatola nera.
Gabriele Tadini, il manovratore della funivia Stresa-Mottarone: ”Faccio i conti con Dio”. Il 64enne, in isolamento in una cella di massima sicurezza nel carcere di Verbania dopo aver ammesso di aver manomesso il freno d’emergenza con il “forchettone”, ha dichiarato agli inquirenti: “L’impianto idraulico dei freni d’emergenza aveva dei problemi, perdeva olio e le batterie si scaricavano continuamente. Dopo la riapertura del 26 aprile, avevamo già fatto due interventi. Tenere i freni scollegati permetteva alla funivia di girare. Mai avremmo potuto immaginare che la cima traente si spezzasse. Era in buone condizioni: non presentava segni di usura. Quello che è successo è un incidente che non capita neppure una volta su un milione”, ha aggiunto Tadini.
Migliorano le condizioni di Eitan. Il bimbo di 5 anni è l’unico sopravvissuto alla tragedia del 23 maggio. Tutta la sua famiglia è stata distrutta. Il piccolo si è svegliato all’ospedale Regina Margherita ed è cosciente sebbene sia ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione, dove ha parlato con la zia Aya e con la psicologa Marina Bertolotti al lavoro con la sua equipe per evitare traumi al bambino. La Città della Salute di Torino, ha specificando che dal punto di vista clinico Eitan resta in prognosi riservata, a causa del trauma toracico e addominale e alle fratture agli arti.
Richieste per l’adozione di Eitan sono arrivate da tutta Italia. A confermarlo è stato il sindaco di Stresa Marcella Severino, rivelando di aver ricevuto richieste da diverse parti d’Italia per adottare il bimbo di 5 anni. Per fortuna il piccolo, “ha degli zii e una famiglia che lo sosterrà e lo aiuterà a superare questo dolore – aggiunge Severino – ma rimangono dei gesti che ci fanno capire che c’è ancora tanta umanità a questo mondo”.