Ex Ilva, arrestato l’avvocato Amara. Obbligo di dimora per l’ex procuratore Capristo
Presunti scambi di favori in merito a processi che riguardavano anche l’ex Ilva di Taranto. È questo il cuore dell’inchiesta della procura di Potenza che ha portato all’arresto dell’avvocato Pietro Amara, che da settimane con le sue rivelazioni stava terremotando la magistratura e la politica sul caso della presunta “Loggia Ungheria”.
Obbligo di dimora invece per l’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo, già arrestato un anno fa – e poi tornato libero ad agosto 2020 – per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata. In manette anche il poliziotto Filippo Paradiso, che sarebbe stato il contatto che avrebbe mediato tra Capristo e Amara. Ai domiciliari invece l’avvocato Giacomo Ragno, già condannato per per il processo sul “sistema Trani”. I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo era procuratore a Taranto e riguarderebbero anche un patteggiamento legato all’ex Ilva.Tra le accuse anche la corruzione in atti giudiziari.
“Se l’accusa fosse confermata sarebbe di una gravità inaudita – dichiara il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli – perché sono anni che come Verdi avevamo chiesto al CSM di intervenire sulla gestione Capristo a Taranto.”