E’ deciso, Sarri nuovo mister della Lazio: biennale da 3 milioni più bonus
Finalmente è ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Lazio. Dopo quasi due settimane di trattative nel sottobosco intercettate da tutti i media sportivi nazionali è stato siglato ieri il contratto tra la Lazio di Claudio Lotito e il tecnico italiano. L’ex Juve, Chelsea, Napoli ed Empoli in ordine inverso, con nel palmares personale a spiccare uno scudetto in bianconero e un’Europa League alla guida dei Blues londinesi, torna dunque in panchina per la quarta volta alla guida di un club di serie A. Dopo un anno di riposo lontano dal calcio che conta risalente all’estate 2020 in seguito al matrimonio rotto dopo una sola stagione con società torinese.
Una “premessa” alla firma tribolata quella che ha preceduto la fumata bianca, a causa di tanti lacci e lacciuoli sollevati dalle parti in causa. Da una parte il patron biancoceleste Claudio Lotito e il direttore sportivo Igli Tare, dall’altra Sarri e i suoi legali. Però, a colpire non è stata tanto la durata delle trattative, ma, il modo in cui si sono svolte, tra finti annunci ufficiali (tweet sul profilo della Lazio poi rimossi) e un’ansia parossistica tra i tifosi biancocelesti, preoccupati che il tutto potesse saltare da un momento all’altro.
L’annuncio definitivo dell’accordo è arrivato in una maniera molto particolare. Sul Twitter laziale è apparsa l’emoji di una sigaretta con l’immagine di Maurizio Sarri, come noto accanito tabagista. Stavolta Lotito ha deciso di investire in maniera importante per assicurarsi le prestazioni di uno dei big delle panchine. Soprattutto per rispondere alla sponda giallorossa del Tevere che a inizio maggio ha annunciato l’ingaggio dello “Special One” Josè Mourinho.
I termini dell’accordo. Per Sarri, contratto biennale con opzione per una terza stagione in biancoceleste condizionata alle due precedenti. Percepirà 3 milioni di euro a stagione più un altro milione attraverso vari bonus. L’ultima apparizione a bordocampo di Maurizio Sarri risale all’eliminazione dagli ottavi di finale di Champions League contro il Lione di Rudi Garcia. Al tecnico toscano-napoletano non bastò la conquista dello scudetto, il nono di fila per i bianconeri, per evitare l’esonero. Stessa sorta capitata a distanza di meno di un anno ad Andrea Pirlo, vincitore di una Supercoppa e la Coppa Italia con la Juventus, prima del ritorno di Max Allegri.
Il progetto Sarri-Lazio. L’allenatore che proprio a Napoli espresse il suo milglior calcio si è detto sostanzialmente soddisfatto dell’attuale rosa biancoceleste, ma avrebbe posto alcuni paletti chiedendo le conferme di big come Milinkovic Savic, Immobile, Acerbi e Luis Alberto. Ha chiesto anche cinque rinforzi importanti per passare dal 3-5-2 di Simone Inzaghi al classico 4-3-3 sarriano. Il suo vice come sempre sarà Giovanni Martusciello mentre lo staff prevede inoltre altri quattro collaboratori. Insomma, il nostro campionato perde Antonio Conte ma ritrova quattro big della panchina come: Mourinho, Allegri, Spalletti e Sarri. Prepariamoci ai fuochi d’artificio: era ora!