Strage di Ardea, il killer aveva sparato altre volte. Le vittime non lo conoscevano
L’autore del triplice omicidio avvenuto ieri ad Ardea, sul litorale sud di Roma, nel comprensorio di Colle Romito, si chiamava Andrea Pignani, aveva 35 anni e faceva l’ingegnere informatico. Ha ucciso a colpi di pistola due bimbi, David e Daniel di 5 e 10 anni, e un uomo di 84 anni. Poi si è tolto la vita. Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, soffriva di problemi psichici. L’arma era del padre, guardia giurata, deceduto nei mesi scorsi.
In zona tutti conoscevano Pignani e ne erano spaventati. Le testimonianze parlano di un uomo che spesso litigava e minacciava tirando fuori una pistola con cui esplodeva colpi in aria. “Pensavamo fosse una scacciacani”, dicono gli abitanti del consorzio di Colle Romito. E invece era una pistola vera. Ma nessuno lo ha mai denunciato.
L’unica denuncia presentata contro Andrea Pignani era stata sporta, a maggio, dalla mamma dell’ingegnere killer, Rita Rossetti. Un anno fa era stata lei a chiamare i carabinieri dopo un’aggressione con un coltello. Per questo, Pignani, era stato sottoposto a un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Ma nessuna prescrizione risulta agli atti, nessun trattamento psichiatrico. Secondo i carabinieri l’uomo non usciva di casa praticamente da un anno.
L’avvocato Diamante Ceci, legale dei genitori delle due piccole vittime, fa sapere che la mamma e il papà di Daniel e David non conoscevano l’omicida e non lo avevano mai visto prima e che non c’è stata alcune lite come riferito da qualche fonte non attendibile”. Il legale precisa anche di non aver mai parlato di “esecuzione” e che la famiglia chiede il massimo rispetto per l’immenso dolore che sta vivendo.