Via libera a seconda dose con altri vaccini. Speranza: “Verso lo stop dello stato di emergenza a fine luglio”
L’Aifa ha approvato la vaccinazione mista per i soggetti under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di AstraZeneca. Al momento, però, le Regioni continuano ad andare in ordine sparso nonostante l’ordinanza del ministero della Salute che ha dato indicazioni perentorie sull’utilizzo di AstraZeneca solo per gli over 60 e chiedono più dosi di Pfizer e Moderna per non rallentare la campagna.
Secondo il farmacologo Guido Rasi, ex direttore Ema e attuale consulente del commissario straordinario Figliuolo, cambiare vaccino per il richiamo non sarebbe pericoloso ma, anzi probabilmente vantaggioso. “E’ verosimile – spiega Rasi – che il sistema immunitario risponda meglio a stimoli più ampi e diversificati”.
E intanto sulla base dei recenti miglioramenti dei contagi il ministro della Salute Roberto Speranza dichiara che a fine luglio finisce lo stato di emergenza e che l’obiettivo è quello di non prolungarlo: “Non abbiamo ancora deciso, ci sarà una valutazione, 45 giorni durante una pandemia sono un tempo notevole per poter fare previsioni” sottolinea il ministro.
Sono 81 i casi di variante Delta del Covid rilevati in Lombardia: due sono stati identificati ad aprile, 70 a maggio e 9 al 14 giugno, secondo quanto emerge da fonti interne alla Regione Lombardia. In questo mese di giugno si registra quindi una tendenza in calo rispetto a maggio, ma ancor più significativa è la scarsa percentuale della cosiddetta variante Delta sul totale delle genotipizzazione, che è stata dell’1,20% in maggio e finora dell’1,15% a giugno. Ma attenzione perché Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, a Cusano Italia Tv, ha dichiarato: “La variante indiana ha una contagiosità maggiore rispetto a quella inglese, ma la stragrande maggioranza di coloro che nel Regno Unito sono stati ricoverati a causa della variante indiana non aveva fatto il vaccino.
Molti – prosegue Sileri – avevano fatto una sola dose, solo una parte minoritaria aveva completato il ciclo vaccinale. Il fatto che uno possa prendersi il virus pur avendo completato il ciclo vaccinale è una possibilità, perché non tutti rispondiamo alla stessa maniera, e poi bisogna vedere quando questi pazienti avevano fatto la seconda dose. Questa situazione – ha aggiunto – ci insegna che dobbiamo correre e continuare a fare i richiami e concludere la campagna vaccinale”.