Assalto in A1 alla Battistolli con armi pesanti e auto incendiate. Banditi in fuga e colpo a vuoto
Violento assalto a un portavalori della ditta vicentina Battistolli ieri sera intorno alle 20 sull’Autostrada A1 Milano-Napoli,fra i caselli di Valsamoggia e Modena Sud: i rapinatori sono stati costretti a fuggire senza bottino dopo aver però reso l’autostrada un inferno di auto incendiate (la arteria che collega il Nord col Centro Italia è stata riaperta solo alle 3.30 della notte scorsa). E’ stato infatti necessario chiudere l’autostrada in entrambe le direzioni per molte ore.
I banditi, secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, erano almeno quindici, forse anche di più, divisi in due gruppi: prima hanno sparso chiodi sull’asfalto, quindi hanno dato l’assalto al mezzo blindato nel tratto tra il cavalcavia di Piumazzo di Castelfranco Emilia e il quello di San Gaetano, in territorio di San Cesario sul Panaro. Alcuni mezzi pesanti son stato fatti mettere di traverso su entrambe le carreggiate, mentre per l’assalto i malviventi hanno usato mitra e kalashnikov, con i quali hanno minacciato automobilisti e camionisti in transito. Almeno un colpo ha raggiunto il parabrezza del furgone portavalori, che viaggiava senza scorta: il vetro blindato e anti sfondamento ha però resistito. Grande anche il sangue freddo delle guardie giurate coinvolte, che si sono barricate all’interno del porta valori, rifiutandosi di aprire le porte.
Non è ancora chiaro cosa trasportasse il mezzo dell’azienda vicentina che offre servizi di sicurezza. Per la polizia, i malviventi, nonostante l’accurato piano messo in campo, sono fuggiti senza riuscire ad asportare nulla. Fallito il colpo, i banditi sono fuggiti, lasciando una scia di fuoco e fumo sull’A1. La banda ha dato fuoco al alcuni veicoli per coprirsi la fuga, attraverso un varco nella barriere fonoassorbenti e dopo l’assalto sono fuggiti attraverso un passaggio che si erano creati nelle barriere fonoassorbenti che delimitano la A1, vicino alle case di San Cesario sul Panaro. Ad attenderli, c’erano forse altri membri del commando, con altri mezzi “puliti”. La caccia all’uomo è proseguita tutta notte, anche con elicotteri ma per il momento dei banditi nessuna traccia.