Calcio in lutto, è morto Giampiero Boniperti. Il presidente onorario della Juventus aveva 92 anni
“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Questa frase è lo spirito della Juventus, pronunciata, quasi urlata, da Giampiero Boniperti che di quella squadra ha incarnato lo spirito ed i valori sul campo prima, da dirigente poi. E adesso i tifosi bianconeri lo piangono, perchè il cuore di Boniperti ha smesso di battere questa notte. Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio.
Boniperti da calciatore aveva indossato per 444 la maglia a strisce bianconere. La prima firma la mise sul contratto nel 1946. Da giocatore vinse cinque scudetti e due Coppe Italia, e formava insieme a Omar Sivori e John Charles uno dei tridenti d’attacco più affascinanti di sempre, di quelli che reciti a memoria e che rimangono nell’immaginario collettivo, nel calcio in bianco e nero, come uno dei più forti di sempre. Da centravanti a centrocampista, la chiusura della carriera di Boniperti non significò abbandonare il suo amore sportivo più grande.
Dal campo alla scrivania. Boniperti è stato presidente dal 1971 al 1990 e poi, quando fu richiamato dalla famiglia Agnelli, amministratore delegato dal 1991 al 1994. Vincendo tutto quello che poteva vincere: 9 scudetti, una Coppa Campioni, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea. E l’allora Coppa Intercontinentale, l’odierno mondiale per Club. Era il 1985. Dal 2006 era presidente onorario.