Cashback verso l’abolizione
L’operazione cashback potrebbe concludersi domani ad avvenuto rimborso delle somme accumulate nel primo semestre con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il “superpremio” da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori. Verrebbe quindi cancellata l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno (o forse messa in pausa per 6 mesi). A deciderlo è stata la Cabina di Regia che si è tenuta a Palazzo Chigi.
Al momento, stando agli ultimi dati messi a disposizione dall’app Io, sono ben 7,85 milioni gli utenti che hanno eseguito transazioni giudicate valide, con 5,89 milioni che hanno raggiunto o addirittura superato la soglia delle 50 operazioni necessarie per reclamare il rimborso. Servono invece 689 transazioni per avere diritto al supercashback da 1.500 euro.
La misura varata da Giuseppe Conte è stata osteggiata da molti partiti politici. Tra questi la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni aveva scritto direttamente al premier Mario Draghi per chiedere di abolire il cashback e destinare le risorse agli italiani, fiaccati dalla crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. La presidente di FdI aveva infatti dichiarato: “Riteniamo assurdo che davanti al perdurare dell’emergenza sanitaria, con imprese e partite IVA che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il Governo abbia come priorità la lotta al contante e l’incentivazione dei pagamenti elettronici”.