Calcio, Chievo escluso dalla Serie B per motivi fiscali e di bilancio. Ricorso al Coni
Finisce in maniera triste, molto triste, la bella favola del Chievo. Dai fasti del massimo campionato all’esclusione dalla Serie B per motivi fiscali e di bilancio. Addio pandoro. Tutto questo a distanza di 20 anni da quella storica e incredibile promozione in A grazie allo spettacolare e offensivo 4-2-4 di Gigi Delneri e alle prestazioni di ottimi giocatori. Certo, in questi 4 lustri, il club veronese ha vissuto anche retrocessioni tra i cadetti ma con un pronto ritorno tra i grandi.
La società di patron Campedelli bocciata anche dal Consiglio Federale. Dopo i problemi sollevati dalla Covisoc (la Commissione di Vigilanza sulle società di calcio professionistiche), è arrivata la ratifica della Figc: Chievo fuori dalla B. Il motivo principale? Il problema con l’Agenzia delle Entrate non sarebbe stato sistemato secondo le regole. In sintesi, i veneti con in atto una rateizzazione del debito, non avrebbero pagato alcune rate. Chievo peraltro già sotto inchiesta per le plusvalenze fittizie nel suo ultimo anno di A (2018-2019) e assolto tra le polemiche.
Il tentativo in extremis non è servito. Il club clivense evidentemente pensava di essere in regola e dopo aver rimediato negli ultimi giorni ai pagamenti, avrebbe voluto ripristinare un accordo che però per il Fisco sarebbe ormai decaduto. Luca Campedelli (maggior azionista della Paluani), attraverso un comunicato, ha subito fatto sapere di stare lavorando per presentare il ricorso al Collegio di garanzia del Coni, ultimo appello utile. Al di là dei problemi col Fisco, pesa anche una forte esposizione di bilancio del club. Si vocifera di circa 20 milioni.
Indiscrezioni e altre esclusioni per motivi analoghi. Dai soliti ben informati filtra che la Covisoc, nei giorni scorsi, abbia cercato di avvertire il Chievo del grande problema, ma senza ricevere risposta. Pertanto, una volta ricevuta la domanda, non ha potuto che escludere il club. Gravi problemi anche per alcune squadre di Lega Pro. Sono state escluse dalla Serie C: Casertana, Novara, Carpi, Paganese e Sambenedettese. Altre piazze importanti che perdono i loro affetti calcistici per colpa di presidenti sprovveduti e per niente virtuosi.