Contagi al Grest dei Cappuccini. Ulss 7, metà dei nuovi casi sono in Altopiano
Dopo il caso dei quattro centri estivi chiusi in Altopiano nei giorni scorsi, un altro Grest per ragazzi fa i conti – nell’Ulss 7 Pedemontana – con contagi da Sars-Cov2: è quello della parrocchia di Santa Maria dell’Olmo a Thiene.
I contagi da Covid-19 sono emersi ieri: al momento risultano positivi due animatori: uno ha già avuto la conferma del tampone molecolare, il secondo ne sta attendendo l’esito dopo un tampone rapido risultato positivo. Sono stati messi in isolamento e vengono sottoposti al test molecolare in queste ore, per questo motivo, 13 bambini, tutti fra i 6 e i 9 anni (la settimana scorsa il Grest ospitava bimbi di questa fascia di età, mentre la settimana precedente aveva accolto ragazzi più grandi) e altri 4 animatori. Previsto anche il sequenziamento dei campioni al fine di individuare se si tratta di qualche variante, nel quale la contagiosità sarebbe maggiore.
L’episodio conferma come nell’ultima settimana nell’Ulss 7 ci sia stata una impennata di contagi, dopo molte settimane di calma: i nuovi casi fra lunedì e venerdì sono stati 136: a inizio luglio i nuovi casi erano una dozzina in una settimana: sono quindi decuplicati. Oltre la metà dei 136 casi di questa settimana (il 52% ossia 71) si concentrano nella più turistica dell’Ulss, ossia l’Altopiano di Asiago. L’escalation c’è stata in soli due giorni: 31 nuovi casi giovedì, 48 ieri, frutto (va detto) del tracciamento dei contatti stretti dei nuovi positivi riscontrati. La crescita dei casi, peraltro, è in linea con quello che sta accadendo nel resto del Veneto e d’Italia.
Le persone attualmente positive, nell’Ulss 7, sono 304 a venerdì 16 luglio (184 nel Distretto 2 Alto Vicentoino, 120 nel Distretto 1 Bassano-Asiago). L’Ulss si aspetta un ulteriore aumento la prossima settimana. La buona notizia è che il riavvio all’aumento dei casi non sta provocando al momento ricoveri, né nei reparti ordinari né in terapia intensiva: gli ospedali dell’azienda socio-sanitaria continua a rimanere (per il momento) Covid-free.
Da qui l’appello ai cittadini del direttore generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza, lanciato oggi nel corso di una conferenza stampa di aggiornamento: “Abbiamo due difese fondamentali contro il virus: il vaccino e gli screening mediante tampone, oltre naturalmente al rispetto delle misure di prevenzione. Su entrambi i fronti abbiamo messo in campo tutti gli strumenti per mettere in sicurezza la popolazione, con uno straordinario sforzo organizzativo: ora sta ai cittadini comprendere che questo è l’unico modo per mettere in sicurezza se stessi e i propri cari e arrestare la diffusione dei contagi, con tutto ciò che questo verosimilmente potrebbe significare in termini di nuove restrizioni comportamentali”.
La campagna di vaccinazione. Nell’Ulss 7 il 63,66% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il 45,28% ha già completato il ciclo di vaccinazione, per un totale di 356.135 dosi somministrate. Messi in sicurezza già da tempo gli over 80 e gli over 70 (anche se in quest’ultima fascia di età resta un 13% non ancora vaccinato), l’attenzione è ora concentrata sugli utenti tra i 60 e i 69 anni, tra i quali il 22% non ha ancora prenotato il vaccino; percentuale che sale al 30% tra i cittadini di 50-59 anni. Fondamentale però, alla luce dell’età media piuttosto giovane della maggior parte dei soggetti che attualmente risultano positivi, è anche la vaccinazione nelle classi di età più giovani, dove la percentuale di adesione è sensibilmente inferiore: manca all’appello il 39% dei 40-49enni, il 53% dei 30-39enni, il 50% dei 19-29enni, oltre alla maggior parte (83%) dei giovanissimi (12-18 anni).
Proprio per agevolare l’adesione alla vaccinazione anche da parte dei più giovani, l’Ulss 7 Pedemontana ha aperto le agende delle prenotazioni fino all’8 settembre, creando oltre 30 mila nuovi posti liberi per la vaccinazione. Di questi, 22 mila sono rivolti agli utenti tra i 19 e i 59 anni, ma ben 12 mila riguardano i giovanissimi, anche al fine di garantire loro la vaccinazione entro l’inizio dell’anno scolastico e consentire così il regolare svolgimento delle lezioni. Non mancano ulteriori posti riservati agli over 60 e ai soggetti “vulnerabili” che ancora non hanno aderito alla campagna.
“Con oltre 30 mila posti liberi non ci sono scuse – sottolinea ancora Bramezza -, anche perché con il calendario programmato fino ai primi giorni di settembre è possibile scegliere la data del vaccino anche rispetto alle proprie ferie. L’invito che facciamo ancora una volta, quindi, è quello di vaccinarsi, per evitare che l’incremento dei contagi che già si inizia a vedere si trasformi in autunno in una vera e propria quarta ondata”.
Parallelamente, nell’immediato l’Ulss 7 Pedemontana è fortemente impegnata anche nell’arrestare sul nascere la catena di diffusione dei contagi, attraverso un’azione capillare di screening e contact tracing, con l’accesso libero e gratuito, anche senza impegnativa, ai punti tampone: sia quelli presso gli ospedali di Asiago, Bassano e Santorso, aperti 7 giorni su 7, sia presso i punti tampone mobili allestiti ogni settimana a rotazione nelle piazze di Thiene (lunedì), Marostica (martedì), Schio (mercoledì) e Asiago (sabato e domenica), al mattino in occasione del mercato. Inoltre tutti i sabati, dalle 9 alle 13, due ulteriori punti di vaccinazione sono allestiti anche presso i supermercati Emisfero di Bassano e Zanè, e un’ulteriore iniziativa è stata messa in campo negli ultimi giorni, con la predisposizione di una postazione per il tampone a Marostica, in occasione dei concerti, tra le 18.30 e le 21.00; senza dimenticare le sessioni di tampone organizzate presso le sedi di grandi aziende del territorio.
“Il virus ha ripreso a circolare – lancia l’appello Bramezza – pertanto è fondamentale controllarsi periodicamente, soprattutto tra i più giovani che hanno una vita sociale più intensa e maggiore probabilità di frequentare altre persone non vaccinate. L’invito è dunque quello di sottoporsi periodicamente al tampone: è gratuito e basta presentarsi in uno qualsiasi dei punti tampone, presenti in modo capillare nel territorio. Chi non lo fa, se ha contratto il virus rischia di diffonderlo potenzialmente a decine di persone, con tutti i rischi sanitari del caso e con tutte le complicazioni che questo poi comporta per la quarantena obbligatoria. Si è detto nelle ultime settimane che c’è voglia di un’estate normale: fare il tampone, e farlo spesso, è l’unico modo, insieme alla vaccinazione, per garantirsi un’estate serena”.