Cannes 74: la Palma d’Oro va a ‘Titane’ di Julia Ducournau. Palma d’Onore a Marco Bellocchio
La 74esima Palma d’Oro del Festival di Cannes va a ‘Titane’ di Julia Ducournau. Una vittoria accompagnata da uno scivolone di Spike Lee che per errore ha svelato il vincitore a metà cerimonia. “Devo fare le mie scuse a tutti, ai miei colleghi ma anche agli artisti per il pasticcio che ho combinato”, ha commentato il presidente di giuria.
Miglior attore è Caleb Landry Jones in ‘Nitram’ di Justin Kurzel. Miglior attrice Renate Hansen Reinsveen per ‘The Worst Person in the World’. Prix de Jury ex aequo ai film ‘Haberech’ di Nadav Lapid e ‘Memoria’ di Apitchapong Weerasethakul. Premio per la regia a Leos Carax per ‘Annette’.
Italia quasi a bocca asciutta. Nessun riconoscimento infatti per ‘Tre piani’ di Nanni Moretti, e l’assenza del regista e del cast dal red carpet, aveva già fatto presagire che il film non avrebbe ricevuto premi. In compenso c’è stata la Palma d’Onore a Marco Bellocchio, consegnatagli dal collega Paolo Sorrentino. Standing ovation del pubblico per un Bellocchio, visibilmente commosso. “Ogni suo film è un’emozione”, ha detto Sorrentino.
Altro riconoscimento all’Italia: il Label Europa Cinemas Cannes della sezione Quinzaine des Réalisateurs per Jonas Carpignano per il film ‘A Chiara’.
La trama di ‘Titane’. Dopo 10 anni Adriane Legrand, una una bambina scomparsa, ritorna in circostanze poco chiare. Il padre, che non aveva mai perso le speranze di ritrovarla, la riporta a casa. Nello stesso periodo, però, una serie di inspiegabili omicidi iniziano a verificarsi proprio nella zona dove abitano padre e figlia e l’uomo si troverà ad indagare proprio su questi delitti che sembrano collegati al ritorno di Adriane.
Chi sono i due attori vincitori. Iniziamo da Caleb Landry Jones. ‘Variety’ lo ha eletto tra i migliori dieci attori emergenti. Nella sua filmografia ci sono piccoli ruoli, ma in grandi film, da ‘Get out- Scappa’ a ‘Tre manifesti a Ebbing, Missouri’, oltre a numerose partecipazioni a serie d’autore da ‘Breaking bad’ a ‘Twin Peaks – Il ritorno’. Al festival di Cannes arriva da protagonista con il dramma ispirato alla strage della città australiana di Port Arthur, dove alla fine degli anni Novanta persero la vita più di trenta persone. Il film, indaga la psicologia fragile e tormentata di Martin, bullizzato a scuola per la sua diversità, e chiamato Nitram per dispetto. Il regista Justin Kurzel che, pure ha diretto Micheal Fassbender ” lo ha definito ” il migliore attore con cui abbia mai lavorato”.
Chi è Renate Hansen Reinsveen. Tra i suoi lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel 2015 al film ‘Villmark Asylum’ di Pål Øie dove ha interpretato la parte di Synne. Nel 2012 invece è Lene in ‘Kompani Orheim’, diretto da Arild Andresen e tratto dal romanzo omonimo di Tore Renberg. In ‘The Worst Person in the World’, Joachim Trier ritorna nella sua amata Oslo, per completare la trilogia composta da: ‘Reprise e ‘Oslo, August 31st’. Il film segue le vicende di Julie che cerca di trovare la quadra alle incertezze della vita. La giovane che rifiuta le norme sociali, è perennemente alla ricerca di se stessa e del proprio posto nel mondo.