Lo scooter perde “grip”, ferito il conducente. Sotto accusa un rivolo d’acqua sull’asfalto
Si tratterebbe di un incidente di lieve entità per il conducente di uno scooter che ieri, poco dopo le 12 di domenica, stava percorrendo la strada che porta e attraversa l’area del “Tretto” tra i confini comunali di Santorso Schio, lungo la strada provinciale 65. Ma che fa emergere ancora una volta, almeno secondo alcuni residenti della zona, un rischio legato a una sorta di “patina” lasciata sull’asfalto da un rigagnolo d’acqua che attraversa parte della carreggiata.
Rendendola viscida e di conseguenza pericolosa, in particolare per chi scende dal Tretto a valle verso l’incrocio con contrada Progresso e il tornante del Bassaco. Uno scivolone dal motociclo su un tratto d’asfalto che ha provocato contusioni e ferite di striscio a un giovane vicentino che si trovava alla guida, e che poi è stato colto a distanza di pochi minuti da un malessere (sembra passeggero) mentre un automobilista di passaggio – che ha prestato soccorso – lo stava accompagnando in pronto soccorso per curare le escoriazioni.
A quel punto, per sicurezza, è stata chiamata un’ambulanza dall’ospedale di Santorso, che ha preso in carico il ragazzo per trasportarlo nel polo ospedaliero. Non si dovrebbe trattare di nulla di serio, fatto salvo il periodo di monitoraggio sulle condizioni di salute, anche in base agli accertamenti successivi. Non è stata resa nota la provenienza e nemmeno l’età del conducente dello scooter, fino a poche ore fa ancora visibile lungo la strada provinciale in attesa del recupero.
Tra i “pendolari” e i residenti della zona quello del rigagnolo d’acqua proveniente dal monte è un problema noto e già inoltrato agli enti locali. Uno dei residenti della zona attraverso una segnalazione circostanziata alla nostra redazione fa presente che da almeno tre anni il flusso d’acqua intermittente per la quantità ma costante per la presenza si manifesta in quel segmento di strada, in tutte le stagioni. Tanto che in inverno si formano talvolta delle piccole lastre di ghiaccio – pericolose – che vengono rimosse su segnalazione dei cittadini.
Con la bella stagione, invece, non di rado rimane uno strato limo molto sottile, che lo rende viscido, soprattutto in seguito ad ondate di maltempo come nei giorni scorsi. Con il logico corollario di una possibile perdita di aderenza tra pneumatico e fondo stradale in caso di frenata. Ovviamente l’appello alla prudenza alla guida in particolare di mezzi a due ruote rimane la prima forma di autotutela e prevenzione, in particolare su strade di collina e montagna, ma quanto accaduto ieri al ragazzo in sella al ciclomotore riporta alla luce un problema irrisolto oggetto di segnalazioni nel passato recente. La Provincia di Vicenza, ente competente per la rete stradale a vocazione sovracomunale, sarà nuovamente sollecitata a porre rimedio.