Anziana terrorizzata dalle minacce da parte del figlio. Sequestrata una mazza da baseball
E’ considerato un uomo pericoloso per i propri familiari, visti i recidivi episodi di minacce verbali e “botte promesse” alla propria madre, una pensionata di Vicenza di oltre 70 anni di età. Messa all’angolo nella loro casa condivisa del quartiere dei Ferrovieri e fatta oggetto di insulti irripetibili. Maneggiando inoltre, nell’ultima occasione almeno, una mazza in legno, di quelle utilizzate per praticare il baseball.
Una potenziale arma impropria visto l’utilizzo che un 47enne vicentino intendeva fare secondo i propositi esposti per terrorizzare la madre convivente. Motivo per cui l’oggetto contundente è stato subito sequestrato dopo aver preteso di appoggiarlo sul pavimento della stanza, mentre per il personaggio – considerato socialmente pericoloso – è stato disposto l’allontanamento.
La denuncia inoltrata nei confronti di L.R. – fornite le sole iniziali -, nato a Vicenza nel ’74, consiste nell’ipotesi di reato delle minacce aggravate. La polizia di Stato avrebbe raccolto già in passato altre segnalazioni dallo stesso indirizzo, sempre a seguito di liti degenerate poi in violenza verbale, spesso sedate dall’intervento delle Volanti inviate dalla questura del capoluogo berico in zona Ferrovieri.
Gli agenti intervenuti nella serata di ieri si sono trovati di fronte un uomo fuori di sè dalla rabbia, il quale avrebbe replicato un atteggiamento aggressivo anche nei loro confronti. Una volta constatata di persona, praticamente in flagranza di reato, l’effettiva pericolosità del 47enne si è deciso di richiedere l’applicazione di un articolo del codice di procedura penale – il 384 bis – che prevede l’allontanamento coatto e immediato, con divieto imperativo di far ritorno al domicilio o di avvicinare la persona offesa, vale a dire la madre.
Gli operatori hanno quindi condotto l’esagitato in Questura dove è emerso a suo carico anche tutto il carico dei “precedenti”, e in particolare un provvedimento di ammonimento emesso dal Questore di Vicenza proprio per le numerose e ripetute liti che avevano portato la stessa vittima a rivolgersi alla Polizia di Stato.