Parcheggi a pagamento all’Alpe di Campogrosso: addio sostenibilità?
Addio a tutti i sogni di una montagna sostenibile per fare cassa? Parrebbe di si, guardando le scelte del Comune di Recoaro Terme, che ieri mattina ha inviato nella frequentatissima Alpe di Campogrosso i propri operai con il compito di segnare tutta una serie di nuovi posti auto a pagamento, sulla piana e lungo la strada che porta a Vallarsa.
Il Comune spiega che la scelta coinvolgerà nelle prossime settimane anche l’area di Recoaro Mille e ha l’obiettivo di regolamentazione l’accesso alle zone di montagna. L’obiettivo insomma sarebbe quello di tutelare queste aree “per impedire il parcheggio selvaggio che per anni ha creato danni e inquinamento nei pascoli” anche se “non intende in alcun modo allontanare i visitatori”, come è scritto sulla pagina Facebook del Comune termale. L’amministrazione comunale spiega anche che le somme incassate una volta che saranno montati i parcometri saranno reinvestite “in interventi di manutenzione del territorio”. Fino ad allora, la sosta rimane gratuita. Va ricordato che l’Alpe di Campogrosso è servita fino a fine agosto da un’apposita linea del trasporto pubblico SVT con partenza dalla stazione di Recoaro Terme.
Dispiaciuta e amareggiata la famiglia Ferro, che dal 2012 gestisce il Rifugio Campogrosso e che della sostenibilità in montagna ha fatto una scelta di vita e di lavoro quotidiana. “In queste ultime settimane – spiegano Davide e Angelo Ferro – abbiamo partecipato a due incontri con il Comune di Recoaro Terme nel corso dei quali abbiamo iniziato un dialogo costruttivo con l’intento di unire le forze per ripensare un turismo sostenibile sull’Alpe di Campogrosso. Si tratta di progetti, di idee, di visioni per il futuro. In Rifugio ci proponiamo di promuovere un turismo sostenibile, che non si basa su infrastrutture, sull’aumento di posti auto, su impianti di risalita impattanti, costosi ed estranei all’ambiente naturale bensì sulla conoscenza. Un turismo della conoscenza che racconti storia, cultura e ambiente di Campogrosso attaverso la partecipazione attiva di persone che possano raccontare e far apprezzare la ricchezza naturale e culturale del nostro territorio. Figure come le Guide Alpine, gli Accompagnatori di Media Montagna, le associazioni locali, il Cai, il Gruppo Alpini Recoaro, i malgari, le Università, enti d’eccellenza come il Muse e il Trento film Festival, i forestali, gli artisti, scienziati, glaciologi, astronomi. Un’idea di turismo che cerchiamo di promuovere con i nostri eventi estivi ma anche attraverso le scelte di gestione di un rifugio che, con tutti i suoi limiti, punta deciso ad essere sempre più sostenibile ed integrato con l’ambiente circostante”.
Ma il turismo sostenibile deve per forza andare di pari passo con una mobilità sostenibile. “E’ un problema complesso – spiegano i due Ferro, che sono zio e nipote – specialmente in un luogo dai fragili equilibri ambientali come l’Alpe di Campogrosso che è stato riconosciuto dall’Unione Europea come Sito di Interesse Comunitario, Zona di Protezione Speciale ed è parte di Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Un luogo che ha dei limiti ambientali e che in alcuni specifici periodi dell’anno risulta congestionato dalle auto”.
Con il Comune di Recoaro i gestori del Rifugio avevano iniziato a ragionale su possibili soluzioni al problema della mobilità nell’Alpe, poi, ieri mattina, la sorpresa. “Avevamo discusso – spiegano i gestori del Rifugio – di modalità per incentivare l’ utilizzo del trasporto pubblico partendo dal centro di Recoaro Terme, della limitazione dei parcheggi alle aree preposte evitando parcheggi selvaggi, parcheggi lungo strada o in aree di pascolo, o in zone che ostacolano i mezzi d’emergenza, abbiamo fatto presente le criticità del traffico delle auto nel tratto che collega il Rifugio Piccole Dolimiti alla Guardia al nostro Rifugio, la necessità per il futuro di un’adeguata comunicazione del numero di posti auto disponibili intorno al rifugio già una volta arrivati a Recoaro Terme in modo da fornire informazioni utili ai turisti. Tutte idee per il futuro i cui frutti iniziano già a vedersi, si pensi al bus estivo Valdagno-Campogrosso riattivato da Svt con due corse giornaliere”.
Le alternative, insomma sono possibili, basta guardare ad altre zone di montagna, come le Dolomiti: “La Valle di Braies – spiegano i Ferro – dal 10 luglio al 10 settembre 2021 è raggiungibile solo mediante mezzi pubblici, a piedi, in bici o su presentazione di una prenotazione di parcheggio. Anche per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo è necessario prenotare con anticipo il biglietto del bus. Tutte misure adottate al fine di preservare il delicato ecosistema del parco naturale Fanes Senes Braies e del parco naturale Tre Cime.
Ecco perché, alla luce di questi incontri promettenti, siamo molto dispiaciuti e amareggiati della scelta del Comune di Recoaro di aumentare il numero di posti auto lungo strada intorno al nostro rifugio. Lo troviamo un passo indietro in termini di fruizione del paesaggio da parte dei visitatori dell’Alpe e un passo indietro un passo indietro in termini di fruizione del paesaggio da parte dei visitatori dell’Alpe e un passo indietro rispetto all’intento di promuovere un turismo e una mobilità sostenibile a Campogrosso.