Green pass esteso: dal governo in arrivo nuove regole per scuola e trasporti
Ormai manca poco all’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per poter andare al ristorante, al cinema o a teatro. Scatterà venerdi 6 agosto, intanto il governo si prepara ad aumentare il numero delle attività in cui sarà obbligatorio il certificato vaccinale; compresi trasporti a lunga percorrenza e scuola.
Le prossime tappe. Prima la cabina di regia in cui il premier Mario Draghi incontrerà i ministri e gli esperti del Comitato tecnico scientifico per stabilire le nuove regole; poi, il Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio Draghi è chiamato a fare una sintesi tra le diverse forze politiche della maggioranza con tanto di mediazione. Un’intesa tra le varie forze politiche che comunque va ancora trovata.
La traccia che verrà seguita. Con a disposizione i dati aggiornati sull’evoluzione dell’epidemia e l’andamento della campagna vaccinale dopo la visita a palazzo Chigi del ministro della Salute Roberto Speranza e del Commissario per l’Emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo, l’esecutivo partirà da una riflessione: la situazione è ancora complessa e bisognerà tenerne conto nelle scelte da fare.
Le ipotesi sul tavolo. Il 30 agosto: è questa la data della possibile nuova entrata in vigore del decreto che riguarderà l’obbligo del Green pass per treni, navi e aerei. Ma va detto che nel governo c’è chi insiste per avere il decreto già dal fine settimana di sabato 21 e domenica 22 agosto e c’è chi, come la Lega, chiede di posticipare il tutto a ottobre. Una cosa sola al momento è certa: dal decreto resterà fuori il tema del lavoro.
Fronte scuola. Le posizioni all’interno della maggioranza restano ancora distanti in merito al certificato verde obbligatorio per i lavoratori della scuola. Ma l’impressione è che alla fine verrà introdotto visto che sono favorevoli Draghi, Speranza, il Pd e Forza Italia. In sostanza la linea è: basta Didattica a distanza, a settembre si deve tornare tutti in presenza. L’obiettivo di Palazzo Chigi è riuscire a immunizzare il 90% per la ripresa delle lezioni, cioè: oltre 1,4 milioni tra professori e personale non docente.