Altopiano, commercianti contro i Comuni: “Troppi eventi con mercatini e street food”
Bene avere un Altopiano ricco di iniziative nel periodo estivo, ma mettiamo un freno a certi mercatini o iniziative del così detto “street food” che si sovrappongono totalmente all’offerta commerciale e turistica già esistente: non sono un valore aggiunto rispetto a quanto già propone il territorio e, anzi, tolgono risorse importanti gli operatori locali.
È questo il messaggio alle amministrazioni comunali dell’Altopiano di Asiago lanciato dal locale mandamento Confcommercio attraverso la voce della presidente Marianna Lievore, che in questi giorni ha raccolto il sentiment degli operatori.
“Abbiamo notato un inspiegabile moltiplicarsi di mercati e eventi del food previsti nei prossimi giorni, vale a dire proprio nel clou della stagione estiva – spiega la presidente dei commercianti –, ma su queste scelte ci vuole equilibrio perché possono rivelarsi un boomerang per il territorio. Le disponibilità di spesa dei turisti sono limitate ed è chiaro che chi frequenta queste iniziative estemporanee, spesso promosse da operatori anche da fuori provincia, poi ha meno disponibilità di fare acquisti in attività che invece sull’Altopiano hanno sede e qui portano ricchezza e occupazione”. La questione non è nuova, perché già in passato e più volte, Confcommercio aveva segnalato la problematica alle Amministrazioni Comunali.
“Ed oggi lo ribadiamo ancora – incalza la presidente Lievore -, perché va fatta una scelta chiara: nei periodi di alta stagione, quando abbiamo un grande afflusso di turisti, incentiviamo gli eventi culturali e di riscoperta dei valori del territorio, così da promuovere ancor più l’Altopiano. Tutto il resto spostiamolo a inizio o fine stagione, così da sfruttare l’attrattiva, che queste iniziative in parte hanno, per far arrivare più persone in montagna”.
Per la presidente del mandamento Confcommercio di Asiago la questione è centrale per i risvolti economici che ha sulle attività del commercio e sui pubblici esercizi. “Veniamo da un’emergenza Covid che ha fortemente impattato sulle nostre attività e in queste settimane la sfida è riuscire a recuperare le risorse perse – ribadisce -. Deve essere prioritario sostenere le attività locali e questo lo si fa anche con una programmazione attenta degli eventi e in grado di valorizzare l’offerta dei negozi, bar, ristoranti locali. Certe scelte che invece sono state fatte quest’anno, con una concentrazione inspiegabile nelle settimane centrali di agosto, sono inaccettabili. Vanno, per quanto possibile, riviste, tenendone in ogni caso debito conto per il futuro”.