Lo sbaracco della cantina nel cassonetto: colpevole individuato grazie ai social
20 sacchi neri, sedie, una cyclette, un monitor di un pc e anche un tavolino abbandonati sul suolo pubblico. Questo lo scenario trovato da una pattuglia della polizia locale di Vicenza, mercoledì 11 agosto, attorno al cassonetto situato all’altezza di viale Cricoli, 62.
Alla vista del cumulo di rifiuti è scattata l’immediata ricerca del responsabile, individuato in S.F. – queste le iniziali del suo nome – grazie all’incrocio tra i dati ritrovati tra i rifiuti e la ricerca nei social media dei possibili soggetti indicati dai documenti. Per S.F. è scattata una sanzione di 525 euro e l’addebito del costo di pulizia dell’area, pari a oltre 130 euro.
“Si tratta dell’ennesimo comportamento incivile – dichiara l’assessore all’ambiente Simona Siotto – da parte di un cittadino che non ha rispetto del territorio in cui vive e di cui invece dovrebbe prendersi cura seguendo le regole. Grazie all’arguzia dei nostri agenti di polizia il responsabile è stato individuato molto rapidamente e quindi sanzionato, anche se ritengo che, normativa permettendo, le sanzioni dovrebbero essere ben più elevate. Mi auguro che episodi del genere non si ripetano, noi continueremo a vigilare per prevenire e reprimere questi comportamenti”.
L’indagine degli agenti per individuare il responsabile è partita dalla verifica del contenuto dei sacchi, riempiti con carta, plastica, vetro, coltelli, targhe, vasi di terracotta, porta documenti, medaglie e anche trofei. Tra il materiale, compatibile con un trasloco o lo sgombero di un’abitazione, sono stati trovati una ricevuta dell’Ulss del 1995, un bollettino postale e una ricevuta dell’Inps, tutti intestati a soggetti diversi.
Grazie ad una ricerca nei social media, si è potuto appurare che uno dei soggetti lavora attualmente all’estero concentrando quindi l’attenzione su altre due persone, che risultavano residenti nella stessa casa. Gli agenti hanno individuato l’abitazione dei due soggetti, anche se molto distante dal luogo dell’abbandono, riuscendo poi con alcuni stratagemmi a intercettare una delle due persone, che all’arrivo della pattuglia si era nascosta in casa. S.F. ha quindi ammesso di essere il responsabile dell’abbandono dei rifiuti, provenienti dallo sgombero di una cantina.
“Pensavo che le riciclerie fossero chiuse” si è giustificato l’autore dello scorretto conferimento. Convinzione ovviamente erronea. Il Comune ricorda infatti che le riciclerie comunali sono aperte secondo l’orario estivo. Indirizzi e aperture sono disponibili nella scheda informativa nel sito del Comune e in quello di Aim Ambiente. Inoltre, a Vicenza è attivo il servizio gratuito di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio.