Afghanistan, i talebani conquistano Kabul. Morti e feriti nella ressa all’aeroporto
La bandiera bianca dei talebani sventola sul pennone del palazzo presidenziale della capitale, ufficialmente “consegnato” ieri ai ribelli dopo la fuga del presidente Ashraf Ghani e secondo Al Jazeera tre funzionari governativi erano presenti alla cosiddetta cerimonia di passaggio. Un responsabile della sicurezza dei talebani ha detto che non c'è stato alcuno spargimento di sangue durante il passaggio di consegne e che una consegna pacifica delle strutture del governo è in corso in tutto il Paese”. Il portavoce e negoziatore talebano Suhail Shaheen ha detto all'Ap che il gruppo militante sta tenendo colloqui volti a formare un “governo islamico aperto e inclusivo” in Afghanistan.
Il vicecapo dei talebani in un video promette “serenità” alla nazione e di occuparsi dei bisogni della gente. “Questa è l'ora della prova. Noi forniremo i servizi alla nostra nazione, daremo serenità alla nazione intera e faremo del nostro meglio per migliorare la vita delle persone”, afferma nella registrazione il mullah seduto nel palazzo presidenziale circondato da miliziani.
L'esercito americano ha “messo in sicurezza” l'aeroporto di Kabul, dove il personale dell'ambasciata si è raccolto in attesa dell'evacuazione ma almeno 5 persone sono morte forse schiacciate nella calca nel tentativo di raggiungere un aereo per tentare la fuga dal proprio Paese. A riferirlo diversi reporter che avrebbero visto i corpi insanguinati a terra appena fuori dall'edificio del terminal. In precedenza marines statunitensi avevano sparato colpi di avvertimento in aria, dopo che centinaia di afghani avevano violato il perimetro di sicurezza per salire a bordo dell’aereo.
Il Segretario di Stato Antony Blinken dichiara che rimanere in Afghanistan non è nell'interesse degli Stati Uniti. Blinken ammette però che l'amministrazione Biden non aveva previsto che i talebani avrebbero conquistato il Paese così rapidamente e ha contestato l'idea che il presidente americano stia vivendo un cosiddetto “momento Saigon”, la capitale del Vietnam da cui gli Usa fuggirono nel 1975, all'arrivo dei Vietcong.
Intanto sono circa 70 le persone a bordo del Kc767 dell'Aeronautica Militare partito ieri sera da Kabul e che dovrebbe atterrare oggi a Fiumicino. E’ il primo volo di evacuazione nell'ambito del ponte aereo messo a punto dalla Difesa dopo la rapida avanzata dei talebani in Afghanistan. A bordo personale diplomatico ed una ventina di ex collaboratori afghani del contingente italiano, come aveva annunciato il ministro Guerini. Nei prossimi giorni altri voli riporteranno in Italia i connazionali rimasti nel Paese e gli altri afghani da accogliere.