Portici di Monte Berico, approvato il progetto di restauro
È stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro, la conservazione, la digitalizzazione e la fruizione dei portici di Monte Berico a Vicenza. Con questo passo, dunque, il comune potrà prendere parte al bando del Ministero della Cultura che nel 2020 ha messo a disposizione 30 milioni di euro per progetti del genere con scadenza il 31 agosto.
L’investimento complessivo sarà di 1 milione e 250 mila euro, di cui 1 milione (80%) chiesti al Mic e 250 mila euro (20%) di cofinanziamento. Progettati da Francesco Muttoni tra il 1717 e il 1741 e realizzati dal 1746 al 1780, i portici di Monte Berico si sviluppano su 700 metri con 150 arcate arcate ripartite a gruppi da 10 che seguono l’andamento del pendio, con 15 cappelle dedicate ciascuna a un Mistero delle vita della Vergine Maria. “Il progetto – ha annunciato il sindaco Francesco Rucco – si inserisce nel percorso verso le celebrazioni del sesto centenario della prima apparizione della Vergine Maria avvenuta il 7 marzo del 1426. Fra circa cinque anni la struttura organizzativa che abbiamo creato porterà a termine l’iter già avviato che culminerà non solo con gli eventi religiosi, ma anche con la chiusura di interventi strutturali sui portici, sulle scalette e sul museo annesso alla Basilica. Un percorso che va anche alla ricerca dei finanziamenti necessari su più fronti, compresi i fondi a disposizione dal 2022 per il turismo religioso“.
“Stiamo riservando un’attenzione particolare ai portici di Monte Berico, a cui i vicentini sono molto legati perché conducono al santuario, luogo di devozione – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron -. Il restauro consentirà di sistemare le infiltrazioni e si interverrà anche sugli intonaci e sulla pavimentazione. L’importante somma di 1 milione e 250 mila euro consentirà un recupero complessivo dei portici che andrà a migliorare uno dei luoghi più apprezzati dai turisti e pertanto ci auguriamo di ottenere il finanziamento richiesto”.
Il progetto ha l’obiettivo di restaurare il percorso dei portici intervenendo sulle cause e sugli effetti del degrado che ne pregiudica la consistenza materica, valorizzandone la funzione urbanistica e devozionale e approfondendo anche la conoscenza attraverso strumenti digitali che sperimentino la ricostruzione della sua consistenza spaziale e di un apparato decorativo visibile nelle immagini storiche di alcuni tratti di portici. Opportune indagini stratigrafiche e studi di approfondimento a campione con le ricostruzioni tridimensionali del sistema arcata-cappella forniranno la base non solo di un supporto digitale conoscitivo, ma anche uno schema funzionale per declinare di volta in volta gli interventi di restauro e conservazione. Si interverrà per restaurare la copertura, gli intonaci, gli elementi lapidei e la pavimentazione in trachite. Il progetto, curato dal servizio Lavori pubblici e manutenzioni d’intesa con la Soprintendenza di Verona, è stato redatto dal Laboratorio di archeologia ingegneria restauro e architettura Laira di Padova per una spesa di 10 mila euro circa.