L’Ortogonale 1: la linea difensiva della Grande Guerra fra Leogra e Agno
Durante la Prima Guerra Mondiale sulle colline che separano la Valle dell’Agno dalla Val Leogra si trovava la linea difensiva italiana dell’Ortogonale 1, la quale collegava il Passo di Campogrosso con il campo trincerato di Vicenza.
Essa non venne interessata da scontri bellici, ma fu teatro della vita delle retrovie; lungo il suo sviluppo vennero create mulattiere, postazioni di mitragliatrici, trincee e alcuni campi di aviazione.
Dato il valevole interesse storico, alcuni anni fa l’Ortogonale 1 è stata interessata da un progetto di recupero e valorizzazione che ha portato alla realizzazione di uno splendido itinerario dove scoprire le opere e la storia che gravano sulla dorsale della Destra Leogra. Ad un’apposita segnaletica sono accompagnati pannelli illustrativi dei punti più interessanti.
Il percorso ideato ha inizio dal Passo di Campogrosso e termina nei pressi di Villa Zileri a Monteviale, non molto distante da Vicenza. Conta di 54 chilometri che si sviluppano prevalentemente su sentieri, mulattiere e strade militari ed oltre a presentare molti punti di interesse storico consiste in una lunga cavalcata tra splendidi monti dove godere di ottimi panorami, di ambienti rurali e naturali.
Il punto di partenza del percorso si trova nei pressi del Rifugio T. Giuriolo al Passo di Campogrosso, ai piedi della parete della Sisilla. Da qui si prende la Strada del Re per scendere poi lungo il sentiero della Casaretta che conduce fino a Staro Mille, dove in tempo di guerra vi si trovavano altre carrettabili che servivano alle truppe per portarsi verso il Pasubio.
Si scende ancora passando per le contrade Rive e Zulpi fino al Passo Xon. Questa prima parte è piuttosto veloce perché completamente in discesa; più avanti invece l’itinerario si fa più ondulato. Dal passo in breve si raggiunge Contrada Busellati, poi si sale verso l’ex caposaldo de La Locchetta, dove ancora oggi si notano le piazzole per l’artiglieria, camminamenti e ricoveri.
Seguendo la cresta si superano il Passo dei Branchi e il Passo della Camonda per aggirare quindi il Monte Civillina, altro importante caposaldo dove si incrociavano le due linee difensive dell’Ortogonale 1 e 2. Quest’ultima collegava l’Alpe di Campobrun con il Monte Campetto, il Monte Spitz e Cima Bocchese per risalire il Civillina e toccare il Monte Cengio e il Novegno.
Il percorso dell’Ortogonale 1 continua poi per il Passo del Colombo e aggira il Monte Scandolara passando per la Contrada Castrazzano e il Passo Zovo. Da qui alcuni sentieri collegano ai vicini Passo del Mucchione e Passo Cima, dal quale si abbandona lo spartiacque per seguire la strada asfaltata e transitare per la località Massignani sopra a Valdagno e proseguire in quota per la Contrada Crestani e quindi risalire per Roccolo Rossato al piccolo altopiano di Faedo. Anche qui la viabilità è ancora quella realizzata durante la Grande Guerra, come testimonia ad esempio la Strada delle Lore che si incontra nei pressi della Contrada Milani.
Da Faedo si scende lungo la strada sterrata che porta a Campipiani e poi a Priabona, da dove si sale fino a Montepulgo e la Contrada Carletti di Castelgomberto. In quest’ultimo paese vi si trovava un campo d’aviazione nei parti vicino a Villa Piovene-Da Schio. È da ricordare che durante il Primo Conflitto erano presenti altri due campi d’aviazione, uno a Trissino e un altro nella campagna di Sovizzo, non molto distante dal corso del Torrente Onte.
Tornando al percorso dell’Ortogonale 1, questa scende per la mulattiera Carletti-Valdilonte che vanta tre ponti a volta in pietra e dei tratti parzialmente scavati in roccia. Successivamente si sale a Torreselle di Isola Vicentina per poi continuare fino a Ignago.
Da qui con un bel tratto panoramico già in vista della città di Vicenza si prosegue per Madonna delle Grazie e la Strada dei francesi, carrozzabile sterrata ancora ben conservata che conduce alle porte di Monteviale.
Con un ultimo tratto in discesa si percorre un segmento del campo trincerato che era deputato alla difesa di Vicenza per scendere in pianura e percorrere gli ultimi chilometri che separano da Villa Zileri, splendida villa con affreschi del Tiepolo dove termina il percorso dell’Ortogonale 1.
I modi migliori per percorrere e apprezzare appieno questo itinerario sono sicuramente a piedi in un paio di giorni oppure in mountain bike; se si ha la possibilità vale la pena effettuare le deviazioni che conducono ai punti di interesse storici lungo il percorso, come il Monte Civillina e il Cengio, il Monte Pian e i vecchi campi di aviazione di Castelgomberto e Sovizzo. Le stagioni da preferire sono sicuramente la primavera e l’autunno dove si potranno godere meglio dei colori delle stagioni e non si soffrirà troppo il caldo.
Sul sito ortogonale1.com si possono trovare maggiori informazioni riguardo al progetto e alla storia.