S’infortuna a una gamba e rimane per ore sotto il sole in stato confusionale. Salvato un anziano
Un anziano vicentino di 76 anni oggi si era incamminato sui Monti Lessini, in solitaria, per trascorrere una mattinata immerso nella montagna, ma è incappato in un incidente che poteva costargli caro. Deve infatti ringraziare in parte la buona sorte e soprattutto il fatto che intorno alle 13 di oggi una coppia di escursionisti avesse scelto la stessa meta un pensionato di Valdagno, trovato in condizioni di salute precarie lungo un sentiero. I due giovani hanno dato l’allarme, dopo averlo avvicinato, attivando i soccorsi.
L’uomo era salito in montagna stamattina in territorio di Crespadoro percorrendo il sentiero sterrato che da contrada Gebani sale a Cima Marana, sommità della Catena delle Tre Croci, località preferita da molti amanti dei monti e dei paesaggi suggestivi che questa zona offre. Proprio nel corso della risalita il 76enne si sarebbe fatto male mettendo il piede in fallo, a metà mattinata, non riuscendo più a riprendere il cammino a causa del forte dolore.
Forse non aveva con sè un telefonino, oppure non c’era segnale nel punto dove si era infortunato, fatto sta che non gli era rimasto che attendere il passaggio di qualcuno per chiedere aiuto. Per sua sfortuna per almeno tre ore era apparso nei paraggi, e il pensionato rimasto sotto il sole d’agosto cominciava a patirne gli effetti, a lungo andare pericolosi. Chi l’ha trovato, infatti, lo ha descritto come una persona confusa e bisognosa di aiuto, tanto che si è levato un volo l’elicottero del Suem 118 da Verona.
Il ferito è stato issato a bordo attraverso un verricello di 10 metri e, dopo una prima visita “a vista” per capire le sue condizioni generali, è stato portato “via cielo” all’ospedale della sua città di residenza, il polo sanitario “San Lorenzo”. Nei reparti interni del centro è stato poi sottoposto ad accertamenti di natura neurologica ed ortopedica, ricevendo quindi le cure adeguate, a quanto sembra comunque senza correre pericoli per la sua incolumità.
La famiglia dell’escursionista soccorso sui monti avrà modo anche di ringraziare i due ragazzi che lo hanno soccorso, salvandolo da ulteriori sofferenze.