Afghanistan, Di Maio: “Le risorse per i profughi, vanno inserite in un’ampia politica migratoria Ue”
“Non sono i talebani a preoccuparci ma l’Isis”. Sono le parole dell’Alto rappresentante per la Nato in Afghanistan Stefano Pontecorvo, secondo cui “i talebani devono dimostrare di avere la situazione sotto controllo e non ce l’hanno, non per colpa loro, ma perché è crollato il sistema di sicurezza del Paese”. “Dovremo impegnarci con i talebani, ma non significa riconoscimento. Si tratta di un impegno operativo”, ha detto invece l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell. Per il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio “Le risorse mobilitate per le politiche migratorie in Afghanistan vanno inserite in un’ampia politica migratoria Ue”.
Bloccati gli aiuti umanitari nel Panshir. La denuncia arriva via Twitter da Amrullah Saleh, il vicepresidente del governo afgano spodestato dai mullah, che si è unito alla resistenza proprio nella valle del Panshir. Qui dice, sono stati “tagliati collegamenti telefonici ed elettricità e i talebani, non permettono neppure l’arrivo di medicine”. “I talebani stanno commettendo crimini di guerra”, aggiunge Saleh, che si definisce come il legittimo presidente ad interim. Ripresi intanto i voli interni all’aeroporto di Kabul. Lo ha confermato l’emittente afghana ‘Ariana’, dopo che ieri Al Jazeera aveva anticipato la notizia citando un funzionario dell’Aviazione civile afghana.
Chi era il kamikaze dell’Isis-K che lo scorso 26 agosto si è fatto esplodere all’aeroporto di Kabul. Si tratta di Abdul-Rahman al-Logari, liberato o comunque fuggito da una prigione afghana dopo il crollo del governo filo-occidentale di Ashraf Ghani. Dopo la presa di Kabul nel giorno di Ferragosto, i talebani avevano liberato migliaia di detenuti dalla prigione di Pul-e-Charkhi da diversi penitenziari del Paese. Secondo fonti locali, tra questi c’erano anche miliziani dell’Isis e di Al Qaida.
Il nuovo governo talebano dell’Afghanistan dovrebbe essere svelato sabato. Fonti talebane avevano indicato giovedì come data ultima per la composizione del nuovo e l’annuncio sarebbe dovuto avvenire oggi, dopo la preghiera del venerdì.
Intanto pesano come un macigno le parole di Hosni Mubarak Azizi, Ministro dei Trasporti per il governo appena defenestrato dai talebani. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ha detto: “Capisco l’ondata di solidarietà per gli afghani che in modo diretto o indiretto hanno aiutato la coalizione internazionale negli ultimi vent’anni. Però l’effetto del ponte aereo è stato deleterio. Ha provocato la fuga dei cervelli e delle nostre forze migliori. Adesso il Paese è impoverito e oltretutto gli oppositori potenziali all’arroganza intransigente e radicale dei talebani ci sono stati sottratti”.