Oggi l’addio ad Enrico, il papà chiampese morto nel vigneto dopo l’uscita di strada
Un altro giorno difficile attende oggi la famiglia e le persone più care legate al ricordo di Enrico Bruttomesso, il 40enne vicentino morto (sul colpo) giovedì della scorsa settimana in località Locara, oltre il confine con la provincia di Verona in territorio di San Bonifacio. Dopo la concessione del nulla osta alla sepoltura da parte dei magistrati, i congiunti della vittima dell’incidente stradale pur devastati dalla perdita improvvisa si sono riuniti e hanno potuto organizzare il momento dell’addio terreno.
Si terrà stamattina alle 10.45 nella chiesa parrocchiale di Chiampo, dedicata a Santa Maria Assunta e San Martino. Ieri sera, invece, si è recitata la partecipata vegli di preghiera per accompagnare il caro Enrico, papà di due bambini ma anche figlio (e fratello) ancora in giovane età dei genitori Gilda e Nerino. Una tragedia che ha segnato nel profondo tutta la comunità chiampese.
A distanza di ormai cinque giorni da quei maledetti istanti che sono costati la vita al 40enne vicentino ancora non c’è certezza sull’origine dello schianto della Ford Focus, prima contro uno dei platani che costeggiano la strada regionale e poi in un vigneto attiguo alla doppia corsia. Lì, purtroppo, l’ultimo anelito di vita si è spento, poco dopo le 23 di quella tragica serata, con l’amaro senno di poi trascorsa lontano da casa, lasciando poi nel dolore chi gli stava vicino. Ad oggi non risulta il coinvolgimento di altri veicoli nella dinamica dello schianto, anche se non si può escludere che qualche ostacolo improvviso (un animale di campagna?) possa aver fatto perdere il controllo dell’auto lungo via Ca’ dell’Ora. Un’ipotesi alternativa a una fatale distrazione alla guida. Delle indagini se ne occupano i carabinieri della compagnia di San Bonifacio.
La costernazione per la morte di Enrico ha coinvolto in realtà più comunità della vallata. La vittima infatti aveva vissuto per anni ad Arzignano, prima di far ritorno a Chiampo, ai Zonati, negli ultimi tempi, ritrovando il paese e gli amici di sempre con cui era cresciuto da bambino e adolescente. Anche molti tra questi, stamattina, saranno presenti tra i banchi della casa del Signore per testimoniare la loro vicinanza alla famiglia Bruttomesso, titolare di una storia pasticceria e quindi ancora più conosciuta, colpita da un lutto straziante.
Ci saranno anche numerosi colleghi del tecnico metalmeccanico che lavorava da qualche anno alle Officine Bernardini di Arzignano, e qualcuno tra chi con lui aveva condiviso la passione da ragazzino per il calcio e da giovane adulto per il volley, sia da giocatore che allenatore. Enrico infatti era uno sportivo vero. Tutti riserveranno di sicuro un pensiero per i bambini di Enrico, un maschio il più piccolo e una femmina entrambi ancora in tenera età, rimasti senza il loro adorato papà.