Operai morti alla Lamina: si indaga per omicidio colposo plurimo
La procura di Milano ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo plurimo in merito all’incidente avvenuto ieri pomeriggio nell’azienda Lamina, nel quale hanno perso la vita tre operai, mentre un quarto resta ricoverato in condizioni gravissime. Come atto dovuto, in seguito al sequestro della fabbrica e per gli accertamenti, verranno iscritti nel registro degli indagati anche il responsabile legale dell’azienda e probabilmente altre figure, come ad esempio i responsabili della sicurezza.
I sei operai coinvolti nella tragedia (altri due sono ricoverati in codice giallo) sono rimasti intossicati a causa delle esalazioni di un gas tossico, forse ozono, fuoriscito durante le operazioni di manutenzione al forno nell’azienda, un’acciaieria in via Rho a Milano.
All’arrivo del 118 le condizioni delle tre vittime sono subito apparse disperate. I tre uomini sono deceduti per arresto cardiaco poco dopo il trasporto all’ospedale di Monza e al Sacco di Milano.
Le indagini sono condotte dal procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, a capo del pool “Ambiente, salute e lavoro”, e dal pm Gaetano Ruta, i quali si stanno concentrando, in particolare, sul perché non si siano attivati i dispositivi di allarme, che hanno dei sensori per segnalare le fuoriuscita di monossido di carbonio e azoto. Già ieri i pm hanno effettuato un sopralluogo e raccolto le testimonianze di alcuni responsabili dell’azienda, prima di disporre il sequestro della ditta per svolgere tutti gli accertamenti del caso.
E proprio dopo il racconto di un testimone, che ha parlato di ritardi nei soccorsi, l’Areu, Azienda regionale emergenza urgenza, ha reso noto attraverso una nota che la prima ambulanza è giunta sul posto esattamente 8 minuti dopo la chiamata al 112 da parte del personale della ditta che chiedeva aiuto. “Difficile, anzi impossibile, sostenere presunti ritardi di intervento ed è noto che il tempo percepito dall’utente non coincide con la realtà” si legge nella nota.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino e la volontà di incontrare le famiglie. “Infine contatterò il prefetto perché credo che sia utile convocare un tavolo molto operativo e non retorico, con tutti gli enti che possono dare il loro contributo, come ad esempio i sindacati, l’Inail, per rafforzare i controlli preventivi” ha detto Sala.
Intanto davanti ai cancelli della Lamina un gruppo di operai, colleghi delle vittime, ha deposto un mazzo di gigli e rose e uno di tulipani e attende maggiori notizie e indicazioni dalla società. “È un’azienda modello. Qui i controlli sono al 100%: la sicurezza è al primo posto”, dichiara un dipendente, che parla di una grande famiglia formata con tutti i colleghi.