Picco influenzale: mai così tanti casi in Italia
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L’influenza sembra aver raggiunto il suo picco in Italia. Dall’8 al 14 gennaio 2018 il numero di casi è stabile rispetto al periodo 1-7 gennaio, con una lieve flessione della curva epidemica che “ci fa ben sperare che le ultime due settimane rappresentino il picco epidemico stagionale”. Lo riferisce il nuovo bollettino dei medici sentinella della rete Influnet dell’Istituto superiore di sanità.
Nel periodo in esame, sono finiti a letto per l’influenza circa 832 mila persone, per un totale di circa 3 milioni e 883 mila casi dall’inizio della sorveglianza. Si tratta in questo caso del dato più elevato dal 2004.La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 30,8 casi per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane il livello di contagio è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli V.G., Veneto e P.A. di Bolzano.”La circolazione del virus influenzale quest’anno è molto intensa, superiore anche alla pandemia del 2009/10 e paragonabile solo alla stagione 2004/05″, fanno sapere dall’IIss. “Il contagio è particolarmente aggressivo – sottolineano – anche perché circola molto il ceppo B non contenuto nel vaccino trivalente. E’ quindi coperto solo chi ha fatto il quadrivalente e questo varia da regione a regione”.
Nel periodo in esame, sono finiti a letto per l’influenza circa 832 mila persone, per un totale di circa 3 milioni e 883 mila casi dall’inizio della sorveglianza. Si tratta in questo caso del dato più elevato dal 2004.La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 30,8 casi per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane il livello di contagio è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli V.G., Veneto e P.A. di Bolzano.”La circolazione del virus influenzale quest’anno è molto intensa, superiore anche alla pandemia del 2009/10 e paragonabile solo alla stagione 2004/05″, fanno sapere dall’IIss. “Il contagio è particolarmente aggressivo – sottolineano – anche perché circola molto il ceppo B non contenuto nel vaccino trivalente. E’ quindi coperto solo chi ha fatto il quadrivalente e questo varia da regione a regione”.
E l’influenza ha fatto anche delle vittime, si contano già 30 decessi. Ci sono anche tre donne in gravidanza tra i 140 casi gravi di influenza. La Lombardia è la regione in cui, se ne sono registrati di più: 45 casi gravi e 5 morti. Secondo il nuovo bollettino, aggiornato con i dati della prima settimana del 2018, in quattro dei 30 casi, i soggetti deceduti non presentavano condizioni di rischio preesistenti. Tra i 140 casi gravi, per il 60% si tratta di uomini e l’età media è di 61 anni. Nell’81% dei casi c’è almeno una condizione di rischio che ha predisposto il complicarsi delle condizioni cliniche. Nel 43% dei deceduti e nel 48,6% dei casi gravi è stato isolato il virus A/H1N1pdm09.