Aereo precipitato a Milano, tra le vittime anche un imprenditore italiano e un ricco immobiliarista romeno
Proseguono senza sosta i rilievi nell’area dove ieri un aereo da turismo con 8 persone a bordo, tutte decedute, è precipitato su un edificio in ristrutturazione a San Donato Milanese prendendo fuoco. Nell’ultimo contatto radio con il centro di controllo alla domanda “Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?” si sente il pilota rispondere con un secco “NO, little deviation” (piccola deviazione) ma senza spiegarne la motivazione e senza dare allarmi specifici. Poco dopo avrebbe chiesto un “vettore”, ossia uno spazio per rientrare verso l’aeroporto e poi il velivolo è sparito dai radar. Tre minuti dopo il decollo l’ultraleggero ha deviato dalla rotta prestabilita e ha iniziato a perdere 25-30 metri di quota al secondo. Ora si indaga per scoprirne il motivo. In quel momento i bollettini meteo su San Donato mostrano pioviggine, vento leggero e nuvole basse.
Le vittime: un imprenditore italiano, il 33enne Filippo Nascimbene, e suo figlio Raphael di appena un anno, la moglie e la suocera. Il pilota e proprietario dell’aereo era uno degli uomini più ricchi della Romania: Dan Petrescu, di 68 anni, con doppia cittadinanza (tedesca e romena), ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo Paese. Tra le vittime c’è anche suo figlio di 30 anni e la moglie di Petrescu, 68enne.
Gli altri passeggeri del Pilatus erano Julien Brossard, 36 anni, amico canadese di Dan Stefan Petrescu, e la famiglia italo-francese: Filippo Nascimbene, 33enne di origini pavesi ma residente a Milano, il figlio Raphael, nato nel 2020 nel capoluogo lombardo, la moglie Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, e sua madre Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni con cittadinanza francese.
Gli ultimi vigili del fuoco sono tornati in sede questa mattina alle 7, mentre sul posto rimane la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale per impedire l’accesso alle aree coinvolte dall’incidente. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza del parking Atm vicino alla fermata della metropolitana e anche alcuni video realizzati da passanti. E’ stata recuperata e sequestrata la scatola nera trovata a una decina di metri dalla voragine dell’edificio che ha preso fuoco.