No Green pass: 12 arresti e numerosi feriti a Roma
Bilancio pesante per gli scontri tra poliziotti e manifestanti “No Green pass” esplosi ieri pomeriggio a Roma e proseguiti per tutta la notte. Si apprende che sono 38 gli appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti negli incidenti. Tra questi: un dirigente della Questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della Polizia Scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo.
Altre news dalla Questura. Durante i servizi preventivi alla manifestazione sono stati intercettati e identificati 600 manifestanti; controllati 56 minivan, 5 pullman e numerose moto. Ora sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, per altre condotte penalmente rilevanti per i fatti accaduti.
Dopo l’assalto alla sede romana della Cgil, quello al Policlinico Umberto I. Durante la notte, una trentina di manifestanti ha assaltato il pronto soccorso del famoso nosocomio capitolino, dove è stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta. Sfondata la porta d’ingresso: il bilancio è di 4 feriti, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari.
Gli arresti. Sempre nella notte sono finite in manette 12 persone coinvolte negli scontri. Tra loro i vertici di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente, leader nazionale e leader romano. Ma è stato arrestato anche un ex appartenente ai Nar. Sono accusati a vario titolo per i reati di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Dal fronte politico arriva una condanna unanime a quanto accaduto. Il leader della Cgil Maurizio Landini aprendo oggi l’assemblea generale del sindacato ha detto: “Quella di sabato è una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha telefonato al segretario generale della Cgil, per manifestare a lui e a tutto il sindacato vicinanza e solidarietà per l’inaccettabile violenza che nulla a che fare con la politica e con la democrazia.