San Bassiano, inaugurato il nuovo “blocco parto” con più funzioni e comfort per le neomamme
Buone notizie per i circa mille bebè (934 per l’esattezza nel 2020) che ogni anno in media vengono al mondo nelle sale parto allestite nell’ospedale S. Bassiano di Bassano del Grappa, punto nascite di riferimento per famiglie del distretto dell’Ulss 7 Pedemontana. L’inaugurazione ufficiale del nuovo blocco parto, ampliato grazie alla nuova e soprattutto efficace rimodulazione degli spazi, si è svolta oggi con “madrina” l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, oltre ai vertici dell’azienda sanitaria e al personale di reparto.
I lavori, frutto di un investimento di quasi 700 mila euro, erano mirati al rifacimento e all’ammodernamento degli spazi, dopo averli completamente ripensati in fase progettuale. Se infatti in precedenza il San Bassiano era dotato di tre sale travaglio e due sale parto, che erano dunque ambienti separati, gli interventi effettuati hanno consentito di creare oggi cinque sale nuove, tutte dotate di bagno e doccia privata, nelle quali la donna (senza subire spostamenti) può svolgere sia il travaglio sia il parto vero e proprio. Con pareti delle stanze dipinte e disegnate con riproduzioni di paesaggi balneari e di montagna allo scopo di garantire il miglior relax possibili alla imminenti neomamme.
“Questo con un duplice vantaggio, come spiega il dott. Roberto Rulli, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia -. Innanzitutto non vi è più la necessità di spostare la donna da un ambiente all’altro, nel bel mezzo del travaglio, dunque in un momento delicato anche psicologicamente. Inoltre così possiamo contare a tutti gli effetti su 5 sale parto anziché 2, con la possibilità quindi di gestire in modo simultaneo più parti”. Nella ridefinizione degli spazi, particolare attenzione è stata posta anche al comfort delle donne: ogni stanza è dotata infatti di un letto studiato per assumere diverse configurazioni, oltre ad accessori come palloni e liane per aiutare la donna trovare le posizioni più comode, muovendosi con grande libertà. Anche l’illuminazione è stata oggetto di studio particolare, con l’adozione di luci biodinamiche, una tecnologia innovativa utilizzata nelle sale parto di nuova concezione che consente di rendere l’ambiente molto più rilassante, con provati effetti benefici sulle emozioni della partoriente e del personale che la accompagna in tutte le fasi del parto.
Completano le dotazioni gli arredi, che pur essendo a tutti gli effetti medicali, sono stati scelti con un design tale da ricordare un ambiente ad alto gradimento. Una delle cinque sale travaglio-parto è inoltre dotata di vasca, mentre un’altra è appositamente allestita per
il parto Bro (ovvero con la sola assistenza da parte dell’ostetrica), offrendo così – per i parti a basso rischio – anche questa possibilità, estremamente “intima”, in un contesto comunque di massima sicurezza come quello di un moderno reparto ospedaliero. Sul tema della sicurezza il nuovo gruppo operatorio offre ampie garanzie: è dotato di una sala operatoria dedicata, ma nel caso in cui sia necessario intervenire su due pazienti in contemporanea una delle cinque sale travaglio-parto è attrezzata anche per i cesarei di emergenza.
“Sicuramente il nuovo Gruppo Parto rappresenta un grande cambiamento e un importante salto di qualità – sottolinea ancora il dott. Rulli -. Ci consente di accogliere le donne nel modo migliore con spazi in grado di metterle il più possibile a loro agio, valorizzando la “naturalità” del parto in un contesto però di estrema sicurezza per la partoriente e anche per il neonato”. Al taglio del nastro presente anche la guida dell’Ulss 7 Pedemontana. “Il completo rifacimento del Gruppo Parto è stato un investimento importante – sottolinea il dg Carlo Bramezza -, anche per le implicazioni che sul piano organizzativo, dal momento che Ostetricia ha continuato a essere attiva durante i lavori. Il risultato raggiunto rappresenta un segnale importante, sia di attenzione verso le donne e in generale verso il tema della maternità, sia di continuità rispetto all’impegno di mantenere il San Bassiano un ospedale all’avanguardia, come dotazioni tecnologiche ma anche come standard di accoglienza degli ambienti e organizzazione interna”.