Afganistan. Attacco alla sede della Ong Save the Children: almeno un morto
Attacco terroristico in Afganistan dove un commando armato è entrato nella sede di Save The Children a Jalalabad City, nella provincia orientale afghana di Nangarhar. Il bilancio finora è di un morto, un soldato e 15 feriti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pajhwok. Fonti ufficiali parlano di un kamikaze che si è fatto esplodere all’ingresso dell’edificio che ospita l’organizzazione, permettendo al commando di penetrare all’interno. Uccisi tre dei cinque terroristi. Gli altri militanti si sono trincerati nel terzo piano dell’edificio dove è bloccato un numero imprecisato di dipendenti dell’organizzazione. Dopo 4 ore, i combattimenti sono terminati e le forze speciale sono entrate nell’edificio.
L’attacco è avvenuto intorno alle 9 locali (le 5,30 italiane). Testimoni hanno riferito di scene di panico nella zona e della fuga degli alunni di una scuola privata che si trova vicino alla sede di Save The Children.
Le parole della Ong. L’organizzazione ha dichiarato di essere “devastata dalla notizia dell’attacco del nostro ufficio di Jalalabad in Afghanistan”. In un breve tweet ,l’Ong aggiunge che “la nostra principale preoccupazione riguarda l’incolumità e la sicurezza del nostro staff”.
I talebani si tirano fuori dall’attacco. I talebani afghani hanno dichiarato di non avere alcuna responsabilità nell’attacco armato, “Non siamo stati noi” . Il portavoce Zabihullah Mujahid ha spiegato su Twitter: “Attacco odierno nella città di Jalalabad: nulla a che vedere con i mujaheddin dell’Emirato islamico”. Questa smentita, che esclude quindi anche la rete Haqqani collegata con i talebani, lasca pensare a una azione dell’Isis.