Covid-19: il Governo pensa alla proroga dello stato di emergenza e del green pass
Proroga dello stato di emergenza fino alla fine di marzo 2022 e obbligo di Green Pass al lavoro almeno fino alla fine di giugno: sono queste le ipotesi sulle quali il Governo starebbe lavorando in vista di una recrudescenza della pandemia di coronavirus.
Del resto il ministro Speranza è stato chiaro: “se sarà necessario prorogare lo stato di emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita”, ha detto, ribadendo la necessità di proseguire con la campagna di vaccinazione, anche per le terze dosi e di mantenere in vigore l’utilizzo di mascherine e Green pass.
Come funziona lo stato d’emergenza. Per legge, può durare 12 mesi ed essere prorogato di altri 12. Poiché è stato dichiarato la prima volta nel gennaio 2020, una sua ulteriore proroga nel 2022 richiederebbe un provvedimento specifico. Inoltre un’eventuale proroga, richiederebbe di rivedere anche le misure relative allo smart working per pubblico e privato.
Andrea Costa: “il prolungamento dello stato emergenza e le misure restrittive sono correlate al numero dei vaccinati”. Per il sottosegretario alla Salute vanno “date delle prospettive ai cittadini”, e “io credo che con il 90% dei vaccinati si possono prendere in considerazione l’allentamento delle misure e una revisione dell’utilizzo del Green pass, con una sua estensione più ridotta rispetto a quella prevista ad oggi”.
Report dell’Iss. Per l’Istituto superiore di Sanità l’efficacia dei vaccini anti-Covid resta alta. Nel prevenire l’ospedalizzazione la percentuale è del 92, del 95% nel ricovero in terapia intensiva e del 91% nel prevenire i decessi. Quanto all’efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 nelle persone completamente vaccinate, l’Iss riferisce una diminuzione: dall 89% durante la fase epidemica con variante Alfa prevalente, scesa al 76% con il diffondersi della variante Delta, divenuta poi prevalente.