Disoccupato spaccia direttamente da casa: 35enne colto in flagranza dai carabinieri
Negli ambienti di Bassano e dintorni del consumo di droghe leggere era considerato un rifornitore abituale e per così dire “affidabile”, tanto da ricevere i clienti direttamente a casa e spacciare marijuana a chi suonava il campanello. La voce è girata così tanto da giungere ai carabinieri della stazione di Romano d’Ezzelino, anch’essi presentatisi ieri all’uscio dell’abitazione di Davide Parolin e in cerca della stessa sostanza. Muniti però, in questo caso, di una mandato di perquisizione.
Il blitz dei militari portato a termine martedì dopo le indagini preliminari, sferrato in pratica a colpo sicuro grazie a una fonte confidenziale, ha consentito di trovare e sequestrare 256 grammi di marijuana e 5.300 in contanti. Il denaro in banconote di vario taglio è stato pertanto considerato come provento dello smercio illecito al dettaglio, non avendo il 35enne nativo di Bassano spiegato l’origine di quei soldi nella sua condizione di disoccupato.
Per Parolin quindi sono scattate le manette ai polsi e l’immediato arresto, in attesa delle decisioni del pm che dovrà decidere quali provvedimenti emettere nei confronti del 35enne residente a Romano d’Ezzelino in via Trieste. Attesa la disposizione disposti gli arresti domiciliari per lui. Era noto che in quella zona esistesse una facile fonte di rifornimento per i giovani della zona, e i carabinieri hanno stretto il cerchio in pochi giorni attraverso osservazione sul campo, fino ad arrivare al nominativo e all’indirizzo del sospettato, peraltro già noto alle cronache per i precedenti di giustizia legati alla droga.
Quando si è trovato di fronte i militari in divisa, martedì di prima mattina, il padrone di casa ha presentito i guai in cui da lì a breve lo aspettavano. Avrebbe infatti manifestato segnali di evidente agitazione, sintomo che aveva qualcosa da nascondere. Dopo aver negato in un primo momento di detenere delle sostanze, poi ha deciso di collaborare consegnando le dosi già confezionate in vari pacchettini ai carabinieri. Un bilancino di precisione, un set di bustine di plastica e gli oltre cinquemila euro in contanti hanno chiuso definitivamente il cerchio.