Giornata di allerta per manifestazioni in piazza. Lamorgese: “Far prevalere il senso civico”
Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Gli attivisti No Vax e No Green pass scendono nuovamente in piazza oggi in varie città d’Italia per il 16esimo sabato consecutivo; il Viminale ha vietato cortei nei centri storici, ma l’allerta resta alta. Sulle chat di Telegram rimbalzano le chiamate a scendere in piazza per “disobbedire al divieto di manifestare”.
Il prefetto di Milano ha scelto la linea dura: cortei vietati nell’area di Piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele dove saranno allestiti i mercati di Natale nei giorni prefestivi e festivi e poi dal 25 novembre e al 9 gennaio. Le eventuali manifestazioni non autorizzate dalla questura saranno consentite solo in forma statica e i manifestanti potranno dunque rimanere in piazza Fontana se decideranno di riunirsi lì. Oggi nel capoluogo lombardo è prevista la diciassettesima manifestazione no Green pass e un’iniziativa del no-vax Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bob. La Confcommercio teme perdite fino a 4 milioni.Chiuso anche il centro storico di Napoli: “Le ridotte dimensioni nonché per la presenza di una elevata concentrazione di attività commerciali e di un consistente, abituale transito pedonale di residenti e turisti è stato vietato il centro storico” questa è stata la decisione del sindaco Gaetano Manfredi.
A Roma è off limits Piazza del Popolo e la zona dei palazzi istituzionali. Nella Capitale oggi sono attese tre manifestazioni, di cui una contro il Green pass al Circo Massimo, alla quale sono previste 1.500 persone: sarà vietato il centro storico, con le zone delle shopping e dei palazzi delle istituzioni, considerati obiettivi sensibili. Da circa una settimana davanti a Palazzo Chigi è stato potenziato il servizio d’ordine pubblico.A Padova sarà vietata la sfilata in auto annunciata per oggi pomeriggio, pensata proprio con l’intento di aggirare la direttiva del Viminale.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese confida nel senso civico dei manifestanti: “Manifestare sarà possibile, ma con modalità che non danneggino ulteriormente le attività economiche e limitino le libertà degli altri cittadini. I comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza sono stati chiamati a individuare le specifiche aree della città di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità da interdire temporaneamente. L’importante – ha sottolineato la ministra – è che non ci siano pericolose forzature”.