Covid, cresce la curva epidemica in Italia e in Europa. Germania, oltre 50 mila casi
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Per la terza settimana consecutiva è in aumento in Italia il numero di nuovi casi di Covid-19 e non si arresta la crescita della curva epidemica, con l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza in salita. Ieri si sono registrati nel nostro Paese 8.516 nuovi casi; 68 i decessi. Il tasso di positività sale a 1,7%.
Tuttavia, per nessuna Regione è scattato il passaggio alla zona gialla, anche se 20 sono classificate questa settimana a rischio moderato ed il Friuli Venezia Giulia è ad alta probabilità di progressione al rischio alto. “In tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione virale”, ha infatti avvertito il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, precisando che le fascia d’età più colpita è quella tra 30 e 49 anni e che si evidenzia un aumento dei casi tra i bambini sotto i 12 anni.Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza afferma che il monitoraggio settimanale della Cabina di regia evidenzia una situazione che va “monitorata con attenzione” e per limitare la probabilità di una ulteriore escalation dei nuovi casi, come sta accadendo in molti Paesi europei, la misura essenziale resta l’incentivazione della campagna vaccinale sia tra coloro che non sono ancora immunizzati sia per le terze dosi di richiamo. “La situazione questa settimana – ha spiegato Rezza – tende a peggiorare: l’incidenza si fissa a 78 casi per 100mila abitanti, l’Rt è in aumento a 1,21. Il tasso di occupazione in terapia intensiva e reparti di area medica cresce rispettivamente al 4,4 e al 6,1% ma ben al di sotto della soglia critica del 10 e 15%. Quindi la situazione epidemiologica è in rapida evoluzione e l’incidenza tende ad aumentare anche se non quanto quella di altri paesi europei, ma i vaccini ci stanno proteggendo dalle forme più gravi di malattia”.Emergenza sanitaria dunque che spaventa tutta l’Europa: “E’ l’unica regione al mondo – rileva l’Oms – in cui sia i contagi che i decessi da Covid sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva. Destano preoccupazione i numeri di Olanda, Austria, Romania e Germania: in quest’ultima i nuovi casi sono di nuovo oltre quota 50mila e 235 i decessi. L’Ecdc ci definisce comunque , insieme a Malta, Spagna e Svezia, un Paese a “bassa preoccupazione” anche se i segnali del peggioramento della curva non vanno sottovalutati. Preoccupano inoltre i focolai sparsi per l’Italia e legati a feste o viaggi.
Tuttavia, per nessuna Regione è scattato il passaggio alla zona gialla, anche se 20 sono classificate questa settimana a rischio moderato ed il Friuli Venezia Giulia è ad alta probabilità di progressione al rischio alto. “In tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione virale”, ha infatti avvertito il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, precisando che le fascia d’età più colpita è quella tra 30 e 49 anni e che si evidenzia un aumento dei casi tra i bambini sotto i 12 anni.Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza afferma che il monitoraggio settimanale della Cabina di regia evidenzia una situazione che va “monitorata con attenzione” e per limitare la probabilità di una ulteriore escalation dei nuovi casi, come sta accadendo in molti Paesi europei, la misura essenziale resta l’incentivazione della campagna vaccinale sia tra coloro che non sono ancora immunizzati sia per le terze dosi di richiamo. “La situazione questa settimana – ha spiegato Rezza – tende a peggiorare: l’incidenza si fissa a 78 casi per 100mila abitanti, l’Rt è in aumento a 1,21. Il tasso di occupazione in terapia intensiva e reparti di area medica cresce rispettivamente al 4,4 e al 6,1% ma ben al di sotto della soglia critica del 10 e 15%. Quindi la situazione epidemiologica è in rapida evoluzione e l’incidenza tende ad aumentare anche se non quanto quella di altri paesi europei, ma i vaccini ci stanno proteggendo dalle forme più gravi di malattia”.Emergenza sanitaria dunque che spaventa tutta l’Europa: “E’ l’unica regione al mondo – rileva l’Oms – in cui sia i contagi che i decessi da Covid sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva. Destano preoccupazione i numeri di Olanda, Austria, Romania e Germania: in quest’ultima i nuovi casi sono di nuovo oltre quota 50mila e 235 i decessi. L’Ecdc ci definisce comunque , insieme a Malta, Spagna e Svezia, un Paese a “bassa preoccupazione” anche se i segnali del peggioramento della curva non vanno sottovalutati. Preoccupano inoltre i focolai sparsi per l’Italia e legati a feste o viaggi.