Covid, Gimbe: “In aumento casi, ricoveri e intensive”. Regioni in pressing sul Governo

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Il coronavirus corre, anche in Italia. Lo certifica anche il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che riporta come nella settimana dal 10 al 16 novembre si sia registrato un “netto incremento della circolazione virale con impatto ospedaliero“. Un’onda, quella italiana, al momento contenuta “grazie ai vaccini”. Rispetto alla settimana precedente, si rileva un + 32,2% di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 (54.370 rispetto a 41.091), un + 15,5% dei ricoveri di pazienti con coronavirus che presentano sintomi (3.970 rispetto a 3.436) e un + 14,3% delle terapie intensive (481 rispetto a 421). Gli attualmente positivi sfondano il tetto dei 100.000.

 

Dal punto di vista dell’immunizzazione, il grosso del lavoro – riporta Gimbe – ora va concentrato sulle terze dosi, perchè ci sono “solo 127mila nuovi vaccinati nell’ultima settimana” e perché le “forniture sono al palo da 5 settimane”: entro fine anno “dovrebbero essere somministrati 15,83 milioni di richiami, in media oltre 350 mila somministrazioni al giorno di qui al 31 dicembre”. Per la Fondazione l’unico modo per ridurre il rischio di misure restrittive è “ridurre la validità del green pass a 6 mesi” e introdurre l’obbligo vaccinale almeno per i lavoratori del pubblico perché “un super green pass senza tamponi rischia solo di alimentare tensioni sociali”.

Intanto le Regioni vanno in pressing sul green pass “rafforzato”, non un lockdown quindi ma restrizioni per chi non è vaccinato. I governatori lo andranno a chiedere all’esecutivo nel summit odierno. Una strategia da “tenere in seria considerazione se la situazione dovesse peggiorare nelle prossime settimane” secondo la ministra agli affari Regionali, Mariastella Gelmini, ma che non convince – al momento – il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati” ma che “può eventualmente essere valutata se qualche territorio dovesse passare in arancione” chiarisce Sileri. Una possibilità, quindi, che “va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, e si valuta di settimana in settimana a seconda dell’evoluzione dei numeri.”