Treno deragliato: tre le vittime e altrettante le inchieste aperte
E’ ripreso gradualmente dalle ore 6 di questa mattina, il traffico ferroviario su due dei quattro binari della linea Milano-Brescia, dopo il deragliamento del treno dei pendolari di Trenord avvenuto ieri mattina nella stazione di Pioltello in cui sono morte tre donne. Si tratta di Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio, Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio e Ida Milanesi, 61 anni, anche lei originaria di Caravaggio e dirigente medico dello staff di radioterapia dell’istituto neurologico Besta di Milano.
Altre 46 persone sono rimaste ferite, cinque di queste in modo grave. L’ipotesi è quella di un cedimento strutturale dopo che si è staccato un pezzo di rotaia lungo 23 cm. Sequestrata la scatola nera del treno di Trenord.
L’ultimo controllo sulla tratta era stato fatto l’11 gennaio e aveva dato esito positivo.
Sequestrati anche i vagoni, l’intera area del deragliamento, i documenti su manutenzione e i lavori in quel tratto di binari. I pm hanno chiesto una superconsulenza a due esperti ingegneri che si sono anche già occupati di disastri ferroviari. Per svolgere tutti gli accertamenti, saranno iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana e, forse, anche alcuni responsabili di Trenord. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti per disastro ferroviario colposo.
Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio scorso, un treno di Trenord diretto da Milano a Bergamo era parzialmente uscito dai binari proprio all’altezza di Pioltello. La scorsa estate nessuno degli oltre 200 passeggeri era rimasto ferito. A sviare dai binari, come spiegato al momento dell’incidente da Rfi, era stata la prima vettura, appena fuori dalla stazione di Pioltello e i passeggeri erano stati trasbordati su un altro treno per Bergamo.
Intanto oggi si segnala un guasto sempre ad un treno di Trenord, fermo in prossimità della stazione di Pieve Emanuele, con ritardi fino a 50 minuti.