Da metà gennaio “stop” ai vaccini al Lanificio Conte. Incertezza sulla nuova sede
Su quale sarà il nuovo centro vaccini dell’Alto Vicentino c’è un grande punto di domanda. A metà gennaio, infatti, l’Ulss 7 Pedemontana dovrà lasciare il Lanificio Conte di Schio che finora ha ospitato le attività della campagna vaccinale anti Covid-19. Ma sulla nuova sede non ci sono ancora novità. Una situazione che sta creando disagio e tensioni nel territorio, con i cittadini infastiditi dalla possibilità di doversi recare nei centri di Bassano o di Asiago. Questo perché la convenzione tra azienda sanitaria e Comune per l’utilizzo degli spazi di via Pasubio scade il 31 dicembre e non verrà rinnovata.
Nel frattempo ieri l’Ulss ha fatto sapere che, per far fronte al notevole incremento di prenotazioni, a Schio sono disponibili ulteriori 8mila posti, fino al 15 gennaio: “L’accordo con l’amministrazione comunale ci concederebbe tutto il mese di gennaio per gestire il trasloco – ha spiega il direttore generale Carlo Bramezza – ma abbiamo deciso di sfruttare per la somministrazione delle terze dosi anche i primi 15 giorni del mese. Questo ci darà anche più tempo per predisporre la nuova sede, una volta individuata. Vorrà dire che completeremo in tempi più brevi del previsto il trasloco: sarà un ulteriore sforzo organizzativo, ma in questa situazione dobbiamo dare priorità alle vaccinazioni”.
Del futuro hub vaccinale se ne è parlato anche ieri sera durante il consiglio comunale a Schio. Il sindaco Valter Orsi, alle domande poste dalle minoranze sulla questione, ha risposto che “da fine gennaio-inizio febbraio il Lanificio Conte è destinato a ospitare altre iniziative, sulle quali nell’ottica della programmazione abbiamo iniziato a lavorare già da tempo”. “Abbiamo comunicato all’azienda sanitaria – ha spiegato Orsi – l’impossibilità di prorogare l’accordo all’aprile 2022, come richiesto, ma non ci siamo mai tirati indietro nel dare una mano. Stiamo valutando come location la palestra all’interno delle ex scuole Marconi e con altre amministrazioni del territorio stiamo ragionando su alcune alternative agli spazi di via Pasubio”. Orsi, inoltre, rassicura che nessuno dall’Alto Vicentino dovrà andare a Bassano o ad Asiago per ricevere la somministrazione del vaccino. “Una soluzione si trova” chiosa il primo cittadino. Oggi pomeriggio, intanto, si è tenuta la conferenza del comitato dei sindaci del distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana, durante la quale si è discusso anche della nuova sede.
DOSE BOOSTER. Fino ad oggi, nell’Ulss 7 sono state somministrate 18.367 terze dosi. Per il richiamo, la copertura è arrivata al 31,3% tra gli over 80, all’8% tra i settantenni e al 6,7% tra i 60-69enni. Iniziano però a essere significativi anche i numeri tra i quarantenni e i cinquantenni, pari rispettivamente a 1.728 e 1.132 somministrazioni (rispettivamente il 2,9% e 2,1% del totale): in queste fasce di età, ai cittadini che già per il fine settimana avevano prenotato il richiamo (essendo stati tra i primi della loro classe di età a completare anche il ciclo primario) si sommano naturalmente gli operatori sanitari e i soggetti a rischio per patologia, che erano già stati abilitati in precedenza alla prenotazione della dose booster.
Lo scorso weekend, in soli tre giorni, inoltre, ben 21.573 persone hanno prenotato la terza dose del vaccino anti-Covid, “bruciando” immediatamente oltre un terzo dei 50 mila posti in agenda creati dall’azienda sanitaria fino al 28 febbraio 2022. Più in dettaglio, le nuove prenotazioni sono state 7.702 nella giornata di venerdì 19 novembre, ben 8.808 il sabato 20 e ulteriori 5.063 nella giornata di domenica 21. «Una grande risposta all’invito che abbiamo rivolto a tutta la popolazione – sottolinea Bramezza -, a ulteriore conferma che la stragrande maggioranza della popolazione crede nel vaccino, se non altro perché ha già beneficiato in tutti questi mesi della protezione che esso assicura, e in generale dimostra un grande senso di responsabilità in un momento che è delicato, con un nuovo incremento dei casi di positività e di ricoveri di pazienti Covid».
Proprio il significativo peggioramento della situazione epidemiologica nelle ultime due settimane evidenzia l’importanza della campagna per il richiamo della vaccinazione anti-Covid: «Il virus ha ripreso a circolare in modo importante e chi ha completato il ciclo di vaccinazione da oltre sei mesi non ha più le difese immunitarie che aveva questa estate – sottolinea ancora il direttore generale -. Senza considerare che con l’inverno si sta molto più al chiuso, dunque ci sono maggiori occasioni di contagio, e che a breve arriveranno le festività natalizie, periodo nel quale si moltiplicano le occasioni di contatto con familiari, amici e colleghi di lavoro. Per questa ragione è fondamentale prenotare fin da subito la terza dose, per rafforzare le proprie difese dal virus. E anche per chi non sono ancora trascorsi i sei mesi, è importante procedere già con la prenotazione: visto l’incremento delle richieste che stiamo registrando, il rischio altrimenti è quello di dover attendere per trovare posto quando sarà il momento».
La grande accelerazione delle prenotazioni è stata registrata anche grazie all’invito alla terza dose, tramite SMS, inviato direttamente dalla Regione Veneto a tuti gli aventi diritto. A questo riguardo, l’ULSS 7 Pedemontana ricorda però che tale SMS costituisce solo un promemoria, non la prenotazione di per sé della terza dose, che deve comunque essere fatta online attraverso il portale regionale accessibile anche dal sito internet dell’Azienda socio-sanitaria.