Due comunità dell’Altovicentino piangono l’amico Paolo. Oggi l’addio solenne al 52enne
Piangono sia la comunità di Torrebelvicino, dove Paolo era cresciuto, sia quella di Schio, che aveva scelto da uomo adulto per costruirsi un futuro ormai una quindicina di anni fa. Sono in tanti a esprimere le condoglianze alla famiglia di Paolo Trentin, il 52enne che nei giorni scorsi non è sopravvissuto a un malore improvviso – si parla di un infarto che lo avrebbe sorpreso nel sonno – che gli ha tolto prematuramente la vita.
Una triste notizia che ha quindi coinvolto la città e il paese confinante a nord, dove tutt’oggi vivono gli anziani genitori di Paolo e altri parenti. Ricordato come una persona d’oro da più parti, sin da giovane aveva prestato il suo tempo libero agli altri, in particolare alle attività parrocchiali nel delicato ruolo di animatori dei ragazzi dell’azione cattolica.
Intorno al 2005 si era poi trasferito, intraprendendo un nuovo percorso privato di vita da affiancare a quello professionale che gli ha riservato soddisfazioni e stima riconosciuta. Lavorava come responsabile tecnico alla Tecnel Tecnologie Elettroniche a Schio, in zona industriale. “Lascia un vuoto incolmabile”, “Una persona speciale” e altri messaggi di questo tenore si leggono in più post su internet, da parte di colleghi, clienti dell’azienda e altre persone che lo hanno incontrato in vari ambiti, unitamente alle testimonianze di affetto e alle condoglianze.
Paolo Trentin, mancato nella notte tra martedì e mercoledì, è stato salutato da quanti lo amavano con il rito religioso e oggi pomeriggio al Duomo di San Pietro, nel centro storico di Schio, prima di intraprendere l’ultimo viaggio.