Il ricordo di Paolo Rossi ad un anno dalla scomparsa. In provincia si moltiplicano i murales in suo onore
E’ passato un anno da quando ci ha lasciato uno dei più grandi calciatori italiani. Paolo Rossi non era solo un calciatore, era un uomo vero capace di diventare grande sul campo e immenso fuori.
Di lui, infatti, non rimane solo il ricordo delle notti mondiali e le immagini che lo ritraggono con il Pallone d’oro sollevato al cielo. Del Paolo Rossi uomo rimane quel sorriso e quel savoir-faire che lo ha reso capace di far sorridere ed emozionare. Aveva sempre la parola giusta al momento giusto tanto da farlo diventare idolo e punto di riferimento di intere generazioni.
“Non mi immaginavo -dichiara Claudio Pasqualin a La Presse- questa partecipazione e questo mare di affetto così grande, si è andato oltre le attese che erano legittime. Mi manca la sua gentilezza e disponibilità, il suo essere sempre sorridente. Questo suo tratto manca a tutti quanti. Sarebbe meraviglioso intitolargli lo stadio Olimpico di Roma”.
Quando il 18 febbraio 2020 Paolo Rossi fu insignito della cittadinanza onoraria di Vicenza, il sottoscritto era presente, in quell’occasione una volta di più ha dimostrato e insegnato come il talento sia solamente una piccolo dettaglio rispetto a ciò che deve possedere una persona per entrare nel cuore delle persone. Le sue lacrime in consiglio comunale sono un inno alla passione e all’amore per i colori che lo hanno trasformato.
Non si tirava mai indietro, sempre disponibile ad una foto o a una battuta goliardica. A Vicenza Paolo Rossi era di casa, dopo l’addio al calcio ci è rimasto riscoprendosi imprenditore e consolidando ancor di più i rapporti con una città che lo ha amato spassionatamente e che con la stessa intensità continuerà a farlo.
In molti punti della città e della provincia oggi si moltiplicano i murales che ritraggono la sua immagine perché di quella persona nessuno si vuole dimenticare. Paolo Rossi è stato, è tutt’ora e lo sarà per sempre icona indimenticabile e cittadino onorario.