Tragedia a Ravanusa: sette morti, si cercano due dispersi
Salgono a 7 le vittime trovate tra le macerie di Ravanusa, il piccolo centro dell’agrigentino scosso, sabato scorso, dal collasso di diverse palazzine tra le vie Trilussa e Galilei provocato da una fuga di gas le cui cause sono ancora da accertare. I vigili del fuoco hanno scavato ininterrottamente per oltre 36 ore prima di ritrovare, dopo le 6.30 di questa mattina, altri 4 corpi dopo i primi tre recuperati nella notte tra sabato e domenica. Tra le vittime c’è anche l’infermiera trentenne Selene Pagliarello, al nono mese di gravidanza, suo marito Giuseppe Carmina e il padre di quest’ultimo, Angelo Carmina. Il quarto corpo potrebbe essere quello di una dirigente capo al Comune. I quattro corpi sono stati ritrovati dai vigili del fuoco in quello che era il terzo piano dell’edificio crollato in seguito all’esplosione: erano tutti insieme coperti dai calcinacci.
Investigatori ed inquirenti lavorano intanto incessantemente per cercare di dare risposte e spiegare come sia stato possibile che una fuga di gas abbia provocato una strage. L’inchiesta del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio partirà proprio dalla rete del metano e da un documento dove nel 2018 il Comune aveva messo nero su bianco che quell’area era una “zona ad alto rischio idrogeologico” e necessitava di interventi urgenti. Le ipotesi di reato sono omicidio e disastro colposo. La procura di Agrigento acquisirà, nei prossimi giorni, tutta la documentazione relativa alla rete di distribuzione del gas, al sequestro dell’area interessata dall’esplosione – al momento 10mila metri quadrati ma che non si esclude possa diventare più ampia– e, con altissima probabilità, all’iscrizione nel registro degli indagati dei primi nomi di amministratori e tecnici che possano avere responsabilità in merito alla rete del gas.
Le persone evacuate dalle proprie abitazioni sono un centinaio, tra cui alcuni anziani mentre la ‘base operativa’ è stata approntata in una scuola.