Covid, nel Vicentino 250 i pazienti ricoverati. In prevalenza sono non vaccinati
Anche nel Vicentino continuano ad aumentare i contagi e i ricoveri di pazienti Covid. Negli ospedali dell’Ulss 7 ci sono 110 i pazienti per il virus: 40 sono al San Bassiano (35 in area medica e 5 in terapia intensiva), 53 all’ospedale di Santorso (48 in area medica, dove solo nella giornata di ieri ci sono stati 6 nuovi ingressi, e 5 in terapia intensiva), 6 presso l’ospedale di comunità di Marostica e 11 presso il Centro Servizi Muzan a Malo. E il trend in salita prosegue di pari passo con l’andamento dei nuovi casi positivi: 423 quelli registrati lunedì 13 dicembre, dopo i 376 casi riscontrati domenica.
RICOVERI. Stando ai dati dell’azienda sanitaria Pedemontana i ricoverati risultano essere 17,5 per 100mila abitanti tra i vaccinati, contro 95,5 per 100mila abitanti tra i non vaccinati, che dunque in proporzione risultano avere una possibilità oltre 4 volte superiore di essere ricoverati. “Anche l’età media è influenzata in modo significativo dall’adesione o meno alla campagna di vaccinazione – dice l’Ulss – tra i ricoverati Covid non vaccinati è relativamente bassa, 66,4 anni, mentre è di 75,6 anni tra i vaccinati, quando facilmente incidono sul quadro clinico anche altre patologie”.
«C’è chi usa questo nuovo incremento dei ricoveri per sostenere che i vaccini non sono efficaci, in realtà proprio i dati sui ricoveri ci dimostrano esattamente il contrario – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza -, per non parlare dell’andamento dei decessi rispetto allo scorso anno. La verità è che il virus, con le nuove varianti, circola molto più velocemente rispetto ad un anno fa e i vaccini ci consentono di far fronte comunque alla situazione, riducendo in modo significativo lo sviluppo delle forme più gravi della malattia e la necessità di ospedalizzazione. Purtroppo però il virus si diffonde con estrema facilità in quel 15% di popolazione che non si è vaccinato, e che spesso trascura anche le più elementari misure di prevenzione, e questo mette tutti più a rischio. Non solo, danneggia anche tutte le altre categorie di malati, perché anche se stiamo facendo tutto il possibile per evitare chiusure di interi reparti e servizi, è evidente che questi numeri ci stanno portando ad una rimodulazione sempre più significativa delle attività ordinarie. Tutto questo perché c’è quel 15% di popolazione che rifiuta la realtà, negando a se stesso, ai propri cari e alla comunità in cui vive la protezione del vaccino».
Per quanto riguarda l’Ulss 8 Berica negli ultimi sette giorni sono stati registrati 1.812 nuovi casi, mentre i ricoverati sono attualmente 140: 95 all’ospedale San Bortolo, di cui 10 in terapia intensiva e 19 in area sub-intensiva (in pneumologia), 17 all’ospedale di Noventa Vicentina e 28 all’ospedale di Valdagno. Qui spicca la prevalenza di 12 ricoverati per Covid ogni 10mila abitanti tra i non vaccinati, contro 2,1 tra i vaccinati: ovvero 6 volte di più.
VACCINAZIONE 5-11 ANNI. A proposito di vaccini sia nell’Ulss 7 che nell’Ulss 8 sono state aperte le agende per la prenotazione delle dosi per i bambini dai 5 agli 11 anni, con le prime somministrazioni in programma giovedì 16 presso il CVP di Bassano e a Schio presso la “Casetta Gialla”. Sui primi mille posti dell’agenda dell’azienda sanitaria Pedemontana, dopo appena 12 ore le prenotazioni, sono già state 642 (dato delle 10 del 14 dicembre, ndr). Per il territorio dell’azienda sanitaria Berica, invece, ci sono complessivamente 1.800 i posti creati per le vaccinazioni dei bimbi di questa fascia di età, a partire da giovedì 16 dicembre fino al 22 dicembre a Torri di Quartesolo e Montecchio Maggiore. Attualmente ci sono ancora 886 posti liberi mentre nei prossimi giorni ne verranno aperti altri 2.400 posti.
«Con la possibilità di vaccinare anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni la campagna di vaccinazione arriva ad un ulteriore momento di svolta – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Ulss 8 Berica -, perché potremo finalmente mettere in sicurezza una quota significativa di popolazione che fino a oggi non poteva essere protetta dal virus. Vaccinarli sarà un grande risultato per la loro sicurezza ma anche per quella di tutta la comunità, dal momento che più si estende la copertura vaccinale nella popolazione, meno il virus ha la possibilità di circolare. I dati raccolti a livello internazionale ci dicono che il vaccino è sicuro anche in questa fascia di età, e la conferma arriva da quei Paesi come gli Stati Uniti in cui è già iniziata la vaccinazione di massa nei bambini senza che siano emerse controindicazioni».
TERZA DOSE. Sul fronte delle terze dosi, poi, l’Ulss 7 ha aggiunto ulteriori 450 posti in agenda al centro vaccinale di Asiago, avendo raggiunto in quest’ultimo la saturazione dei posti inizialmente previsti. In generale, la campagna di richiamo del vaccino anti-Covid ha raggiunto il 58,1% degli over 80, con oltre 15 mila somministrazioni, il 37,7% nella fascia di età 70-79 anni, il 33,2% tra i 60-69enni, il 17,9% tra i 50-59 anni, mentre i quarantenni sono arrivati all’11,5% e gli under 40 al 7,4%. Complessivamente nell’Ulss 7 sono oltre 65.700 le terze dosi già somministrate. Nell’Ulss 8 Berica, in tutto sono quasi 97mila le terze dosi già somministrate, con un tasso di copertura (contando anche le prenotazioni) arrivato al 73,1% per gli over 80 (con 23.558 somministrazioni già effettuate), al 41,5% nella classe di età tra i 70 e i 79 anni (con 18.805 somministrazioni) e al 37,7% tra i sessantenni (20.581 somministrazioni). E numeri importanti sono stati già raggiunti anche per il richiamo tra i 50 e i 59 anni (55,3% con 27.188 somministrazioni e 47.073 prenotazioni) e nelle fasce di età al di sotto dei 40 anni (22% con 7.529 somministrazioni e 19.367 prenotazioni).