Politeama, in arrivo più di 800mila euro per completare il teatro
È una delle grandi e incompiute opere pubbliche di Marostica, un simbolo della città, della sua storia, ma anche della sua tenacia nella volontà di rinascita culturale. È il teatro Politeama in viale Monte Grappa, di cui si attende il completamento da quasi due decenni. Ora, però, sembra che l’attesa sia finita grazie a un finanziamento di 828mila euro ottenuto dal comune da parte del Ministero della Cultura.
“Emozione, gioia, orgoglio… – dichiara il sindaco Matteo Mozzo – Difficile commentare un risultato del genere, perseguito in questi anni in silenzio. Vince la politica dei fatti e non quella delle chiacchiere. Dopo anni di accuse di immobilismo su questo fronte, l’impresa delle imprese, il cavallo di battaglia di quindici anni di campagne elettorali, è stata compiuta: Marostica riavrà il suo teatro, bello, funzionale e tecnologicamente al passo con i tempi! Ci abbiamo lavorato fin da inizio mandato. Abbiamo cercato finanziamenti, ma soprattutto abbiamo rivisto il progetto di completamento esplorando, con l’aiuto di esperti del settore, le più moderne soluzioni e ottimizzando i costi».
Su oltre 340 progetti (44 finanziati) provenienti da tutta Italia e presentati al bando del Ministero della Cultura, la riqualificazione del teatro Politeama si è qualificata al 13° posto per l’are Nord Est davanti alle progettazioni di importanti enti come l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, lo Iuav di Venezia o il Teatro Comunale di Bologna. “Il progetto dei lavori di completamento degli allestimenti, degli arredi e degli impianti, per un valore totale di 1milione e 35mila euro, in realtà è una revisione del progetto originale alla luce di nuove tecnologie e nuovi materiali– spiega l’assessore ai lavori pubblici Valentino Scomazzon – Il rinnovato teatro avrà a disposizione 374 posti per il pubblico, suddivisi in una sala e due ordini di gallerie gradonate poste al primo e secondo piano. Il materiale di riferimento delle componenti dei principali elementi di allestimento sarà il legno, anche per una valutazione di carattere acustico, mentre proscenio, boccascena e sipario sono realizzati in modo da allungare la percezione visiva della dimensione della sala. Tutti questi accorgimenti tecnici e funzionali sono il risultato del confronto con esperti teatrali che hanno affiancato la progettazione affidata all’architetto Paolo Dal Sasso e all’ingegnere Pier Luigi Carraro e alle valutazioni del nostro ufficio tecnico, che ringrazio per l’ottimo lavoro”.
Il Teatro Politeama, costruito nel 1912 su progetto dell’ingegnere e architetto Giovanni Tescari (1866-1939), è una splendida opera in stile Liberty. Di proprietà privata, ha conosciuto alterne vicende (fu teatro, cinematografo, ospedale in tempo di guerra, sala da ballo), finché fu acquistato dal comune negli anni ’80, che dopo qualche anno ne sospese l’attività per mancanza di pubblico. Nel 2003 il comune decise di intraprendere il recupero del Politeama intervenendo con un attento restauro sulla facciata e ricostruendo ex novo gli spazi interni. Il teatro rimase però incompleto per mancanza di fondi e quindi chiuso al pubblico. È del 2017 l’apertura del piano terra, con il foyer, e del Ridotto, con l’inaugurazione di attività espositive e la ripresa degli spettacoli dal vivo, in attesa di un intervento per l’apertura della sala principale e il definitivo completamento.
“Non posso non nascondere l’emozione di questo straordinario traguardo – commenta così Marialuisa Burei, consigliere comunale delegato per le attività teatrali, l’arrivo di oltre 800mila euro dal Ministero – In questi anni abbiamo continuato a lavorare perché, in vista del completamento del Teatro, ci fossero professionisti e pubblico per animarlo. L’amministrazione, con un contributo e il finanziamento delle spese di gestione per quasi 30mila euro all’anno, ha sostenuto un percorso, quello del Teatro di Comunità, formato da Associazione Teatris, Argot Produzioni e La Piccionaia, riuniti in una associazione temporanea di scopo (ATS), che fino ad oggi hanno gestito la programmazione del Ridotto e l’attività teatrale in città, ma anche la formazione degli attori. È con loro che vogliamo condividere questo successo e continuare a progettare il futuro”.
“È l’inizio di una rinascita – aggiunge i regista e direttore artistico di Teatris Maurizio Panici – La cosa fondamentale è che questo progetto nasce con un pensiero, una visione che affonda le radici nel teatro di comunità e che si concretizza con in una struttura di qualità. Non sarà solo un teatro, ma un teatro di produzione. Sarà il teatro di tutti”.