Il Covid dilaga in Serie A: positivo anche Osimhen. Stadi al 50%: sette club fermano la vendita dei biglietti
Il covid torna a far tremare la Serie A. Dopo le ultime positività riscontrate nel Verona e nel Sassuolo, diventano dieci le squadre con casi Covid all’interno del gruppo. Il club neroverde ha infatti comunicato che due calciatori – di cui non sono stati ancora specificati i nomi – sono risultati positivi ai test effettuati nella giornata di ieri. I due tesserati non hanno avuto contatti con il resto della squadra e sono stati messi in isolamento. Sale quindi a 29 il numero degli attuali contagiati nel campionato italiano.
Ha contratto di nuovo il coronavirus Victor Osimhen. L’attaccante del Napoli non rientrerà quindi in Italia per la visita di controllo dopo l’infortunio allo zigomo, resterà in Nigeria in isolamento poiché trovato positivo al Covid tramite il tampone effettuato prima del viaggio che doveva riportarlo nella città partenopea. Osimhen, asintomatico, come comunicato dal club azzurro, rientrerà solo dopo la negativizzazione per la visita dal prof. Tartaro, il chirurgo che il 23 novembre lo ha operato al viso per le fratture multiple subite in uno scontro di gioco con Skriniar durante il match con l’Inter.
Intanto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa in una intervista a Sky si è detto fiducioso che non ci saranno altre chiusure per gli stadi: “Non vedo all’orizzonte ulteriori restrizioni – ha spiegato – Credo che la riduzione delle capienze al 50% ci permetta di affrontare le prossime settimane”.
L’ultimo decreto del governo per il contrasto alla diffusione della variante Omicron del Covid impone infatti una riduzione della capienza degli stadi dal 75 % al 50% e quella dei palazzetti al 35%. Restrizioni che si applicheranno già ai match di serie A in programma all’Epifania (fra cui Milan-Roma) e il 9 gennaio (dove spiccano Inter-Lazio e Roma-Juve). Una decisione che ha portato i club del massimo campionato a rivedere i propri piani. Diverse società – 7 finora – hanno infatti già sospeso la vendita per le prossime gare. Si tratta di Atalanta, Bologna, Inter, Juventus, Lazio, Napoli e Roma. Caos nella Capitale dove per il match tra i giallorossi e la Juve sono già stati venduti 42mila tagliandi ma i posti disponibili, con il nuovo decreto, diventano solo 30mila.